Il 12 giugno a Messina si andrà ad elezioni anticipate per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale, con un azzardo populista e per ambizioni personali Cateno De Luca si è dimesso prima della scadenza naturale del suo mandato, lasciando Messina in balia dell’incertezza e dei tanti problemi ai quali il sindaco uscente nemmeno ha provato a trovare una soluzione.
Come Rifondazione Comunista abbiamo interloquito con le forze di sinistra e civiche favorevoli a costruire un polo alternativo ai populismi e al partito unico del neoliberismo rappresentato dal centrodestra e dal centrosinistra, favorevole alla guerra e sostenitore del governo Draghi.
A Messina, quindi, abbiamo deciso di sostenere la lista “Messina in Comune” e la candidatura a Sindaco di Luigi Sturniolo, figura da sempre impegnata nelle pratiche sociali, nel sostegno delle fasce sociali colpite dalle misure liberiste, nelle battaglie politiche di tutela dell’ambiente e dei territori, soprattutto di quelli meridionali, contro i processi di marginalizzazione economica del mezzogiorno e contro la sua militarizzazione. La sua storia personale sia come consigliere comunale, sia come attivista No Ponte e in favore di un municipalismo democratico sono garanzia di serietà e coerenza nella difesa del bene comune e dei più deboli.
Altrettanto alta è la qualità della lista al Consiglio Comunale che vede tra i candidati Rossana Sposito e Antonio Currò, Santino Bonfiglio e Francesco Mucciardi, compagne e compagni che hanno dimostrato negli anni il loro impegno civile e politico e che come partito sosterremo con convinzione affinché anche nelle istituzioni messinesi sia forte la voce dell’alternativa e in difesa delle classi proletarie.
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