di
Antonio Aiello
Venerdì 29 aprile presso l’aula consiliare del comune di Sant’Agata Li Battiati si è tenuto l’incontro sul tema “Verga, un ospite eccellente”, fortemente voluto dall’amministrazione comunale del comune etneo per ricordare il grande scrittore siciliano nel primo centenario della scomparsa (27/01/1922).
L’incontro, che ha visto come moderatrice la Consulente alla Cultura prof.ssa Anna Argento, si è aperto con l’intervento del sindaco, dottor Marco Rubino, il quale, facendo così gli onori di casa, dopo aver dato il benvenuto al folto pubblico presente in sala e accorso da ogni dove, ha sottolineato l’importanza della figura del Verga e dello stretto legame che lo univa proprio a Battiati. Qui, infatti, il romanziere aveva una casa di proprietà, ubicata in zona “Ravanusa”, al confine col comune di San Giovanni la Punta, ove lo stesso aveva una casa di proprietà in cui veniva a riposarsi, specie in primavera, e dove pure si rifugiò in occasione della violenta epidemia di colera che colpì (1867) il capoluogo etneo.
È stata quindi la volta dell’assessore alla Cultura, dottor Mario Pulvirenti, a dare il benvenuto ai presenti e a rimarcare l’importanza del rapporto che vide legato Verga a Battiati. Lo stesso assessore ha, altresì, letto diversi significativi stralci di opere verghiane fra un intervento e l’altro dei relatori.
Si è quindi avuto l’intervento della signora Carla Verga, pronipote dello scrittore, che ha allietato la platea con alcune curiosità relative alla figura dell’illustre trisavolo.
A soffermarsi sull’epistolario verghiano, dal quale emerge ancora una volta lo stretto legame che univa Verga a Battiati, ove videro, in parte, i natali alcune fra le più importanti opere (“Nedda”, “I Malavoglia” ecc.) della letteratura italiana – e non solo – è stato invece il prof. Antonio Aiello il quale, riprendendo e approfondendo il valente e certosino studio svolto anni or sono dall’allora Direttore della locale biblioteca, oggi in pensione, dottor Alfio Cariola e avvalendosi, altresì, delle “imbeccate” fornitegli dal cultore di storia locale, Isp. capo di Polizia municipale Ignazio Di Raimondo, ha letto e analiticamente commentato dei passi testuali scritti da Verga proprio da Battiati o che, comunque, vedono citato il toponimo del paese se anche scritte da altre località. È stato, infine, analizzato, dal professore anche sul piano grafologico, grazie al contributo del perito grafologo giudiziario dott.ssa Francesca Passalacqua, il materiale scrittorio relativo ai registri nei quali Verga annotava scrupolosamente tutto ciò che afferiva alla “res familiaris”.
È stata, quindi, la volta del prof. Sandro Torrisi che, supportato anche da passi di opere verghiane da lui scelti in maniera mirata e dalle informazioni desunte da quanto riportato dallo scopritore delle fotografie verghiane, professor Giovanni Garra Agosta, con l’intervento dal titolo “Obiettivo Verga” ha fatto scoprire la passione dello scrittore per la fotografia che ha fatto emergere anche taluni aspetti personali dell’autore che vanno al di là di quelli ufficiali noti ai più.
L’ultimo intervento è stato, invece, opera del prof. Dario Stazzone che si è analiticamente soffermato su “Geografie verghiane: Catania, paesi etnei, Battiati” facendo emergere e confermando ulteriormente la grande conoscenza che Verga aveva dei luoghi in cui visse e operò e che fungono da sfondo e cornice a diverse sue opere.
Da registrare, infine, l’intervento della dott.ssa Agata Tarso, Dirigente dell’Archivio storico del Comune di Catania, che ha rimarcato l’impegno profuso dall’Ente nel far conoscere la figura e la personalità del grande scrittore che tanto lustro ha dato alla Sicilia e non solo ad essa.
Una riuscitissima serata, quindi, nel ricordo di Giovanni Verga.
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