L’A.P.M.P. fa sentire forte la voce dei Pescatori. Pasquale Giorgio Giunta invia una lettera aperta al neo Assessore Regionale On Luca Sammartino

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L’A.P.M.P. fa sentire forte la voce dei Pescatori. Pasquale Giorgio Giunta invia una lettera aperta al neo Assessore Regionale On Luca Sammartino
Pasquale  Giorgio Giunta, nella qualità di Vice Presidente  dell’ A.P.M.P, Associazione Pescatori Marittimi Professionali, membro della Commissione  Consultiva  della Pesca, in riferimento  alla convocazione  del 25/11, ha inviato una lettera aperta al neo Assessore Regionale all’Agricoltura On Luca Sammartino al fine di  puntualizzare quanto emerso dalla discussione, e cioè: un decreto assessoriale emesso dal  precedente Assessore Regionale , è  stato impugnato in quanto non coerente con le direttive  comunitarie e nazionali in materia di fermo pesca, che dovrebbe  tener conto  delle peculiarità delle specie marine e dei loro periodi  riproduttivi, onde non causare uno sfruttamento  eccessivo  degli stock ittici.
La lettera prosegue: Abbiamo  ascoltato  tutti gli interventi, deducendo  che tale decreto  è  stato emesso in piena autonomia  dall’ Assessore  Scilla, la cui intenzione era di dare un ristoro, per così  dire, consentendo  alle imprese di pesca di anticipare il fermo  pesca, soprattutto  a causa dei costi elevatissimi  del gasolio che influisce, specie nella pesca a strascico, intorno  al 70% del ricavato, non consentendo  alle imprese di avere una redditività.
Una breve parentesi: io sono il vicepresidente  di un’associazione  di pescatori, non di imprenditori  ittici od armatori, pescatori che fanno parte dell’impresa pesca ma di cui nessuno, neanche le amministrazioni così  sollecite a venire incontro  alle aziende si accorge della loro esistenza  o delle loro peculiarità  e necessità.  Infatti, ogni forma di ristoro o aiuto di vario tipo, da quello puramente  monetario a quello degli sgravi fiscali non ha mai riguardato  il pescatore ovvero il marinaio semplice, come se le difficoltà  che attanagliano il settore non lo toccasse!
Persino la miseria del contributo  con cui viene retribuito il fermo pesca non viene  erogato che in tempi biblici, spesso a distanza  di anni dell’avvenuto  fermo.
Dopo questo  preambolo, Egregio Assessore, si renderà  conto che pescherecci  che hanno già effettuato  il fermo pesca, rispettando una normativa emanata da un Assessore  Regionale, si potrebbero trovare a dover fare un ulteriore  fermo, con una perdita economica, ripeto, sopra tutto  per il marinaio, non indifferente, e non più  recuperabile!
Faccio inoltre presente, che le sanzioni applicabili all’imbarcazione ovvero la decurtazione dei punti dalla licenza di pesca, si applicano anche alla patente del Comandante dell’imbarcazione.
Tutto ciò  dal punto di vista di A.P.M.P. è  intollerabile! Se ci sono delle colpe, se c’è  stato un danno all’erario  vanno cercati i responsabili  che non possono essere le imprese pesca né  tantomeno  i marinai imbarcati!
Capisco che bisognerà  porre rimedio  al mal fatto ma non vorremmo fare da capri espiatori!
Veniamo da due anni di difficoltà  enormi: l’emergenza Covid, il gasolio schizzato alle stelle, un’importazione selvaggia spesso spacciata per prodotto  nazionale che ad ogni fermo occupa quel mercato che siamo impossibilitati a rifornire; siamo ridotti  a pescare con regole comunitarie inadatte alla biodiversità  del Mediterraneo, regole spesso dettate dai paesi del Nord Europa  che inviano tecnici nella Commissione  Pesca mentre noi mandiamo cantanti o politici in ricovero  per mancato successo  in campo nazionale!
Eppure la pesca è  una voce importante  dell’economia, in Sicilia è  uno dei pilastri economici ma forse elettoralmente  rende meno dell’ambientalismo, pertanto ci si ricorda della pesca solo al momento  elettorale dove politicanti senza scrupoli dispensano selfies e promesse assurde salvo poi “straimpipparsene” allegramente!
Manca una vera e propria politica che consideri la Sicilia come una propaggine  europea, i cui pescatori si attengono alle regole comunitarie, mentre i paesi rivieraschi lavorano senza regole, anzi, con gli incentivi  dei loro stati per i quali la pesca è  una voce importante  delle loro economie, e con costi dei carburanti nettamente  inferiori  ai nostri!
Lei in così  poco tempo dal suo insediamento  e riuscito a documentarsi abbastanza bene, convocando immediatamente  la Consulta  per sentire i vari pareri dando un ottimo avvio ed una ottima direttiva al suo operato!
Confidiamo in Lei, ma ribadendo  che i marinai non faranno da capro espiatorio!
Riteniamo  che deve essere la politica a trovare soluzioni, ma a scapito di nessuna parte del sistema pesca!
Finora abbiamo  sempre pagato  scelte approssimative e sbagliate  sia dal punto politico che imprenditoriale, adesso basta!
Siamo convinti che con Lei sarà  tutta un’altra musica!
Come Associazione, assieme sulla Federazione Armatori Siciliani Le abbiamo chiesto  di convocare al più  presto  gli Stati Generali della Pesca, in quanto  il caro  gasolio farà  passare in secondo piano persino il fermo pesca: non c’è  più la possibilità  di avete una redditività  delle imprese pesca pertanto è  necessario che tutti gli attori, sia gli operatori che i politici ci confrontiamo, senza i piagnistei del passato per poter fare sopravvivere una importante risorsa dell’economia !
Colgo l’occasione  per augurarle buon lavoro, rimanendo  a disposizione  per qualsiasi  chiarimento.
Pasquale Giorgio Giunta  vice presidente  di A.P.M.P.
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