Musica per il tempo di Natale. È la proposta del Teatro Massimo Bellini di Catania per le Festività, le prime della ripresa postpandemica. In programma tre concerti serali che si svolgeranno il 16, 17 e 18 dicembre alle ore 20, ad ingresso libero, rispettivamente nella chiesa di San Giuseppe in Ognina, la Badia di Sant’Agata e Santa Maria di Gesù, luoghi di culto e aggregazione della comunità cittadina. E naturalmente il gran Concerto di Capodanno, fissato al Teatro per il primo gennaio alle ore 19.
Il Massimo catanese invita così la città a condividere una straordinaria colonna sonora, che punta sulla tradizione dei canti natalizi e dei concerti di Capodanno che ormai sono un must dei grandi teatri d’opera e delle maggiori sale da concerto.
In particolare gli eventi nelle chiese verranno protagonista il Coro dell’ente lirico etneo, diretto e istruito da un maestro di chiara fama come Luigi Petrozziello. Al pianoforte il rinomato maestro Gianbartolo Porretta.
L’articolata locandina spazia dagli autori classici alla tradizione popolare, come il solenne “Adeste fideles”, che sarà eseguito nella revisione del cardinale Domenico Bartolucci, già maestro perpetuo della Cappella musicale pontificia Sistina e accademico di Santa Cecilia. Seguirà uno dei pezzi più celebri di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, “Quanno nascette Ninno”, mutuato dalla tradizione partenopea. Dal repertorio internazionale sono tratti l’emozionante “Stille Nacht” di Franz Xaver Gruber, “Days of beauty” di Ola Gjeilo, il canto tradizionale “Jingle bells”. Né poteva mancare il bestseller di Irving Berlin “White Christmas”. O spiritual come “All night, all day” e “Chariot’s comin’”. Di Mykola Leontovich ascolteremo “Carol of the bells”, canto russo reso celebre dalla versione americana. Di Alberto Tomarchio, artista del coro del teatro e sensibile compositore, verranno eseguiti “Bammineddu, balla, balla” e “Ralligrativi, pasturi”.
Anche la musica colta si è spesso ispirata al Natale. Il coro del Bellini ha scelto “There is no Rose” di Benjamin Britten, tratto da “A cerimony of Carols; il solenne “Minuit, chrétiens” di Adolphe Adam, che verrà eseguito nella versione inglese “O Holy Night”, fino alla soggiogante “Ave Maria” di Franz Liszt.
A guidare il Coro il maestro Luigi Petrozziello. Napoletano, diplomato con lode al conservatorio :Luigi Boccherini” di Lucca, vincitore di numerosi premi di musica da camera, Petrozziello è stato maestro del coro in molti teatri, italiani e stranieri, tra cui il Massimo di Palermo, l’Opéra di Nantes, il Teatro “Verdi” di Trieste e di Salerno, il Teatro di San Carlo di Napoli. vanta un’intensa attività concertistica, sia come solista, sia come collaboratore di vari gruppi da camera. È stato ospite di numerosi festival e manifestazioni internazionali, quali: Festival Internazionale di Marlia, Festival Internazionale Pianistico di Albenga, Todi Festival, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Settimana Musicale Senese, Radio Televisione della Svizzera Italiana, Festival Barocco di Parigi, Festival Internazionale dell’Operetta a Trieste. Ha collaborato con artisti del calibro di Boris Christoff, Suzanne Danco, Olivia Stapp, Herbert Handt, Helena Obratzova, Fiorenza Cossotto, Domenico Trimarchi.
La programmazione natalizia si concluderà il primo gennaio con il tradizionale Concerto di Capodanno affidato all’autorevole direzione di Eckehard Stier, alla testa dell’Orchestra e del Coro del teatro, quest’ultimo sempre istruito da Luigi Petrozziello. La locandina trascorrerà dal valzer all’opera. Agli echi viennesi di Strauss padre e figlio, si alterneranno infatti alcune tra le pagine sinfoniche e corali.
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