La Regione Puglia conferma la buona capacità di spesa dei fondi UE che la pone ai vertici del Paese. Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “I dati di certificazione della spesa dei fondi strutturali europei FESR e FSE evidenziano ancora una volta l’elevata capacità di spesa della Regione Puglia e dell’intero territorio regionale nel più ampio consesso nazionale ed europeo. In un contesto gravemente segnato degli effetti della guerra, la Puglia si colloca a pieno titolo in quella parte del Paese, non solo del Mezzogiorno, più reattiva ed attenta a cogliere le opportunità presenti. I dati di Banca d’Italia, l’andamento di alcuni indicatori macroeconomici come quelli del PIL, dell’occupazione e delle esportazioni, una sistematica capacità di investire le risorse assegnate, fanno della Puglia una delle regioni più attraenti e dinamiche d’Italia. Imprese, cittadini, Comuni, enti pubblici, università, enti di ricerca e di formazione, costituiscono il capitale sociale di un territorio che guarda all’Europa con sempre maggiore consapevolezza del proprio potenziale e delle proprie possibilità. La Regione sarà sempre al loro fianco per sostenere lo sviluppo dei territori e la qualità della vita dei suoi cittadini”.
A Dicembre 2022 è stata presentata ai servizi della Commissione una nuova dichiarazione di spesa che presenta un incremento pari a € 153.404.694 (di cui € 152.127.790 a valere sul FESR e € 1.276.904 sul FSE).
L’importo totale cumulato del POR Puglia FER-FSE 2014-2020 certificato fino ad oggi è pari a € 4.222.154.032 (di cui € 3.231.304.861 a valere sul FESR e € 990.849.171 a valere sul FSE), riferito ad una dotazione totale di € 4.450.599.375, pari al 95% della dotazione complessiva del Programma.
Il termine ultimo per spendere le risorse residue è fissato a livello comunitario al 31 dicembre 2023.
A ciò si aggiunge la spesa totale finora sostenuta, ma non ancora certificata pari a € 553.925.186 (€447.207.351 sugli assi I – II – III e XIII del FESR e € 106.717.835 sugli assi VIII – IX e X del FSE) che verrà certificata nell’ultimo anno contabile del Programma, secondo quanto previsto dagli Orientamenti sulla chiusura dei programmi operativi 2014-2020 – Comunicazione della Commissione Europea (2021/C 417/01).
Di seguito si riporta l’articolazione della spesa certificata suddivisa per singolo Asse prioritario del Programma nei diversi periodi di riferimento.
Fondo | Asse | Spesa pubblica certificata Anno 2022 | Totale Spesa pubblica cumulata certificata |
FESR | ASSE I – Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione | 19.951(*) | 289.888.756 |
FESR | ASSE II – Migliorare l’accesso, l’impiego e la qualità delle TIC | 0 (*) | 98.491.245 |
FESR | ASSE III – Competitività delle piccole e medie imprese | 4.296.118 (*) | 1.077.414.495 |
FESR | ASSE IV – Energia sostenibile e qualità della vita | 21.906.310 | 131.185.599 |
FESR | ASSE V – Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi | 29.366.603 | 181.283.757 |
FESR | ASSE VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali | 124.045.280 | 600.838.841 |
FESR | ASSE VII – Sistemi di trasporto e infrastrutture di rete | 31.898.486 | 225.950.554 |
FESR | ASSE IX – Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione | 62.816.506 | 400.874.135 |
FESR | ASSE X – Investire nell’istruzione, nella formazione e nell’apprendimento permanente | 7.997.093 | 74.546.829 |
FESR | ASSE XII – Sviluppo Urbano Sostenibile | 16.270.194 | 30.418.466 |
FESR | ASSE XIII – Assistenza tecnica | 13.549.942 (*) | 120.412.184 |
FSE | ASSE VIII – Promuovere la sostenibilità e la qualità dell’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale | 265.857 (*) | 364.131.972 |
FSE | ASSE IX – Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione | 584.140 (*) | 208.518.399 |
FSE | ASSE X – Investire nell’istruzione, nella formazione e nell’apprendimento permanente | 54.202.747 (*) | 400.817.371 |
FSE | ASSE XI – Rafforzare la capacità istituzionale delle Autorità | 2.293.732 | 17.381.429 |
TOTALE | 369.512.959 | 4.222.154.032 |
(*) importo al netto della spesa totale effettivamente sostenuta da certificare nell’ultimo anno contabile – Comunicazione della Commissione Europea (2021/C 417/01).
Per quanto attiene al FESR gli interventi che maggiormente hanno contribuito alla certificazione hanno riguardato la tutela dell’ambiente e alla promozione delle risorse naturali e del sistema culturale; gli interventi di potenziamento dei servizi e delle infrastrutture tecnologiche dei sistemi territoriali sociosanitari e sanitari, nonché gli interventi di riqualificazione delle infrastrutture sociali e socioeducative pubbliche e private. Di particolare rilevanza strategica anche la qualificazione dei trasporti, la promozione dell’efficientamento energetico e di forme di mobilità sostenibile e lo sviluppo urbano sostenibile.
Gli interventi finanziati attraverso il FSE riguardano il supporto al rafforzamento delle competenze e delle capacità istituzionali delle amministrazioni pubbliche.
“La Puglia è tra le prime regioni in Italia e in Europa per la programmazione e la spesa dei fondi europei del settennio 2014-2020 e questo è un valore straordinariamente importante nel momento in cui sta per partire il nuovo ciclo dei fondi 2021-2027 agganciati alla grande sfida che coinvolge tutta l’Italia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, sottolineando il fatto che “è un risultato positivo di capacità di governo a cui corrisponde il risultato dell’intensa crescita dell’economia pugliese, evidenziato dalla Banca d’Italia e a cui ha molto contribuito proprio il modo con cui abbiamo utilizzato i fondi strutturali e di investimento europei”.
Per l’assessore Sebastiano Leo “La Puglia si conferma volano del Sud, la Regione del Mezzogiorno d’Italia con più alta capacità di spesa dei Fondi Europei, ma anche con una visione strutturata in grado di investire sulla formazione e sulla persona. È questa capacità che rende la nostra Regione una terra attrattiva su cui anche le grandi aziende investono. Continuiamo a lavorare affinché sia sempre più accogliente perseguendo uno sviluppo del nostro territorio più sostenibile dal punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale, offrendo un lavoro di qualità. Intervenendo per migliorare ancora di più l’offerta di specifici servizi di conciliazione e di assistenza a favore delle fasce più fragili, il rafforzamento dei percorsi di adattabilità per i lavoratori occupati e a rischio, la qualità e l’accessibilità del sistema dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, il sostegno alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro”
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