Ad Acireale sino al prossimo 31 marzo la mostra dedicata al pittore Saru Spina

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Ad Acireale sino al prossimo 31 marzo la mostra dedicata al pittore Saru Spina

Al pittore Rosario Spina, solito firmarsi “Saru Spina” (Acireale 1856 -Catania 1943) è dedicata la mostra con opere inedite, che resterà aperta ad Acireale sino al prossimo 31 marzo nelle sale della biblioteca dell’Accademia Zelantea (via Sangiuliano n. 12, aperta da martedì a venerdì ore 10/13 e 15.30/18.30; sabato dalle ore 10 alle 13).

L’esposizione, curata dallo storico dell’arte Vittorio Ugo Vicari. inquadra le opere del pittore acese nel contesto artistico, a partire dal primo tirocinio col padre, il decoratore Giuseppe Spina Capritti, e con il ritrattista acese Antonino Bonaccorsi detto il Chiaro (1826-1879).

Trasferitosi per due anni a Napoli presso il celebre Domenico Morelli, alla cui scuola acquisì padronanza della tecnica macchiaiola e si aggiornò sui temi della pittura contemporanea, attenta ai contenuti di carattere storico e sociale, Spina fu costretto per mancanza di mezzi a tornare ad Acireale.

Nella cittadina natia si accreditò largamente presso la committenza, sia laica sia religiosa, riscuotendo particolare stima fra i concittadini anche per la sua personalità carica di simpatia, nonostante prendesse di mira i personaggi più in vista nelle caricature pubblicate sulla rivista locale “La Voce dell’Etna”.

In seguito aprì una bottega d’arte a Catania, città che vide la sua affermazione come ritrattista e per le scene orientali e di genere, vedute e paesaggi rurali della Sicilia profonda, dipinti di soggetto sacro, ma anche cartoline e manifesti per eventi ufficiali e per committenza pubblica. La sua produzione comprese anche la decorazione d’interni in stile Liberty per dimore private.

Amico del poeta Mario Rapisardi – con il quale condivise la fede socialista – partecipò ad Esposizioni e Promotrici d’arte nelle maggiori città italiane (dal 1881 in poi) ed entrò in contatto con molti artisti coevi. Fondamentalmente considerato un pittore di stile verista, rimase quasi estraneo al rinnovamento artistico conseguente alla crisi del positivismo, con il conseguente affermarsi dei movimenti simbolista prima e successivamente futurista. Ammalatosi nel 1931 pare non abbia più dipinto fino all’anno della morte.

La mostra acese, dedicata a Saru Spina in occasione degli 80 anni dalla scomparsa, si basa su opere già note e su una selezione di opere, mai esposte né pubblicate, provenienti dal corpus di oli e disegni donati dall’artista all’Accademia degli Zelanti e Dafnici nel 1931 e custodite negli archivi della pinacoteca Zelantea.

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