La danza araba elisr di buona salute e di consapevolezza

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La danza araba elisr di buona salute e di consapevolezza

Non molto tempo fa s’è  svolta alle pendici dell’Etna una Gran soirée di Danza  Araba

In uno spazio appositamente attrezzato di una villa privata si sono esibite le “ragazze” della scuola di Danza araba Eshta Academy diretta dal giovane Maestro di origini tunisine Mohamed Trabelsi.

Lo spettacolo era aperto al pubblico degli appassionati ed ha registrato un afflusso di spettatori notevole, tanto che è stato necessario provvedere ad un supplemento di sedie; segno che quella proposta è una forma di danza abbastanza popolare e con un seguito di appassionati parecchio motivati.

Lo spettacolo si è snodato lungo un percorso di 12 esibizioni fra performance individuali e di gruppo.

Uno spettacolo di Danza araba, dicevamo, che viene praticato soprattutto da donne giovanissime, giovani e meno giovani con una passione e una dedizione davvero encomiabile.

A margine dello spettacolo abbiamo intervistato il giovanissimo maestro Mohamed.

 – Maestro, abbiamo visto tanta passione a tanta dedizione nel volto e nelle movenze del suo corpo di ballo. La danza araba è una danza che appassiona

Beh, in generale, per danzare occorre essere un po’ romantici. Danzare è un modo di fare poesia  attraverso il corpo. Dicono che il ballo sia una di quelle arti in cui può risaltare davvero solo chi ama profondamente se stesso; specialmente se consideriamo che, per essere dei bravi ballerini, bisogna conoscere a fondo il proprio corpo, metterlo in connessione con le proprie emozioni più intime e lasciarlo esprimere libero attraverso movimenti diretti dalla mente.

Le mie danzatrici ballano con passione perché  quando si balla, entra in gioco una sorta di felicità, anche nelle danze che esprimono un sentimento drammatico.

Ballando, inoltre, si dà forma ad un atto di libertà, un momento in cui si interrompono le movenze convenzionali ed il corpo si trasforma in un mezzo artistico.

– E’ stato detto che “il corpo non mente mai” …

E’ certo e vero. Il ballo è alla portata di chiunque e, in effetti, esso è presente nella nostra società in un’infinità di situazioni. Non a caso esistono le discoteche e si celebrano festività regionali o familiari. In molti credono che una festa senza musica sia una festa incompleta, poiché ballare è sinonimo di festeggiamento e allegria.”

– … oltre che ad avere effetti benefici sulla salute.

Sicuro.  In special modo le danze arabe. Il primo grande beneficio delle danze arabe avviene su un piano fisico. La danza araba è un esercizio esigente, implica un grande sforzo fisico al quale sommare l’alta capacità di coordinamento delle diverse parti del corpo con la musica di sottofondo. Gli esperti indicano che un’ora di ballo equivale a due ore e mezza di esercizi aerobici.

Come ogni attività fisica, il ballo in generale e ancor più quello orientale, contribuisce a rilasciare endorfine, a canalizzare l’adrenalina e a ridurre lo stress.

A detta dei neuroscienziati la danza contrasta la perdita di volume dell’ippocampo, struttura direttamente collegata con la memoria.

– Perbacco!

Le mie danzatrici quando cominciano a praticare le danze tradizionali arabe, prendono al tempo stesso coscienza del proprio corpo.

Ogni rigidità e disconnessione comincia ad apparire evidente.

Le tipiche domande di ogni nuova aspirante danzatrice sono “Perché non riesco a “sciogliere” la cintura, le anche o le spalle?”, “Perché non riesco a sintonizzare i piedi con le mani e la testa con il busto?”.

La verità è che il corpo riflette la nostra personalità e i nostri conflitti interiori, e ballare è il modo più facile per rendere tutto questo evidente.Questo è il primo grande vantaggio della danza araba: ci aiuta ad entrare in connessione con noi stessi,ci permette di esprimere il nostro mondo interiore.

Far seguire al corpo il ritmo della musica porta alla conoscenza di se stessi, rivelando ogni asincronia”.

– Direi che c’è un aspetto prettamente sociale che non va sottovalutato. La danza in generale e quella araba in particolare non possono prescindere dal rispetto dell’altro e aiutano le persone a convivere in armonia con gli altri componenti del gruppo.

E’ senz’altro vero.  La danza araba è un’attività principalmente sociale e, in quanto tale, non ci consente solo di connetterci con noi stessi, bensì anche con gli altri.

Nella maggior parte dei casi, ballare ci obbliga ad adattarci al corpo e ai movimenti di un’altra persona. Senza rendercene conto, cresciamo in empatia e in socievolezza. Si tratta, inoltre, di un eccellente antidoto contro la timidezza, specialmente in fase adolescenziale.

Ballare ci consente di catturare nel cuore il ritmo della vita.

– Sappiamo che il termine danza araba è un modo assolutamente generico per indicare una serie numerosa di modi per interpretarla …

In effetti le danze chiamate arabe sono tante, eccole qualcuna:

Danza Shaabi: si muove tutto il corpo accentuando gli ancheggi dei fianchi.

Danza Khaliji: le danzatrici girano la testa dando valore ai capelli, infatti è anche chiamata la danza dei capelli.

Danza la Tabla: la danza con le percussioni in cui le danzatrici fanno la vibrazione del ventre.

Danza Saidi: è una danza tribale che viene eseguita con o senza il bastone e si accentuano il movimento delle gambe e delle braccia, che non hanno movenze classiche ma tribali.

Danza classica Egiziana: con movenze più dolci coinvolgendo tutto il corpo, con l’uso di velo, ali di Iside, fanvelis, candelabro e spada.

Danza Baladi, danza molto popolare in Egitto ballata da tutti ed è quella che ho ballato senza velo.

– Bene. Davvero interessante.

“Mi permette di menzionare le mie straordinarie danzatrici?”

– Faccia pure.

“In ordine rigorosamente alfabetico:  Agata, Alessandra Beatrice, Daniela, Fanny, Federica, Giovanna, Maddalena, Margherita,  Lidia, Olga, Roberta , Valentina, Valeria, Zahira.

 

 

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