L’A.C.L.I. siciliana ha organizzato due giorni di convegno e dibattito col titolo “Giovani, disparità di genere e sviluppo economico. Presente e futuro della Sicilia”. La manifestazione si è svolta presso il “Camplus”, nota residenza universitaria situata nel centro storico di Catania.
L’ultimo incontro col titolo “L’Italia a due velocità: le prospettive per la Sicilia” è stato moderato dalla giornalista Laura Distefano; mentre i relatori sono stati i seguenti: la presidente regionale Agata Aiello, il presidente provinciale Ignazio Maugeri, il presidente dell’A.R.S. Gaetano Galvagno, il presidente del consiglio comunale di Catania Sebastiano “Sebi” Anastasi, che hanno aperto i lavori. Agli iniziali saluti istituzionali da parte di questi, sono susseguiti i seguenti interventi tematici da parte delle seguenti personalità : Prof. Maurizio Caserta, docente accademico presso il D.E.I. (Dipartimento di Economia e Impresa) dell’Università degli Studi di Catania, Prof.ssa Ida Angela Nicotra, anch’ella docente accademico ma presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Unict, Santino Scirè presidente della Fondazione Achille Grandi (dedicata fra l’altro allo storico sindacalista, fondatore e primo presidente di A.C.L.I.), il presidente nazionale del settore C.A.F.(Centro Assistenza Fiscale) di A.C.L.I. Stefano Parisi, Rosario Cavallo segretario nazionale della Federazione Anziani e Pensionati di A.C.L.I. (più semplicemente F.A.P.) e il presidente nazionale Emiliano Manfredonia.
Gli incontri, fin da subito, hanno suscitato parecchio interesse da parte dei partecipanti, trattando fondamentalmente tre temi: il mondo dei giovani siciliani che spesso e volentieri si apprestano a fare volontariato e solidarietà sociale, la partecipazione o meno della donna all’interno della società locale attuale, portando alla direzione e alla comprensione di quale possa essere lo sviluppo sociale ed economico in Sicilia, menzionando i suoi punti di forza, ma anche quelli di debolezza, segnati da una “forbice” ampia con le regioni italiane centro-settentrionali, l’allontanamento dei giovani dall’isola, che siano talentuosi o meno, ma anche il discorso che il territorio regionale non intraveda molta attrattività; “piatto forte” del dibattito è stata la questione “dell’autonomia differenziata”, che nonostante la Sicilia sia regione a statuto speciale, probabilmente la “distanzierebbe” ancor di più dalle regioni centro-settentrionali.
La due giorni si è conclusa con numerosi partecipanti e coinvolgendo molto gli spettatori presenti.
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