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“Scusi buon uomo e fornaio, potrebbe darmi un filone di pane alla farina di Grilli?”

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“Scusi buon uomo e fornaio, potrebbe darmi un filone di pane alla farina di Grilli?”

Il titolo di questo articolo, comincia con una domanda futuristica: un cittadino di qualsivoglia paese, va in una panetteria e chiede del pane alla farina di grilli; da qualche settimana sappiamo che la Comunità europea, ha dato l’ok per la vendita di prodotti alimentari la cui origine non è animale o vegetale, ma è etnomofagica. Il consumo di: locuste, cavallette, grilli ecc…oggi è realtà, per noi occidentali europei e non impossibile da concepire. Eppure in paesi come: l’Africa, l’Asia è normale consumare questo tipo di carni. Si, è cultura alimentare. Gli artefici o autori, che hanno portato in occidente gli insetti per il consumo domestico, sono convinti che sia la risoluzione per la fame nel mondo e la crisi alimentare. Molteplici le persone che, mangiano derivati di questi animaletti, tuttavia in molti pensano che sia disgustoso solo il pensiero di mangiarli. E pensare che l’invio di cavallette è uno dei racconti biblici più famosi, una piaga che Dio mando’ agli egizi; come sono cambiati i tempi! Adesso cambieranno quel racconto mettendo al posto delle cavallette…semplici e misere pietre, che tristezza. Be, io immagino una scena tutta alla catanese: un signore ben distinto che, entra in un negozio e chiede:-” avrebbe locuste da contorno per il pranzo?”- la risposta del signor Turi della premiata ditta di alimentari risponderebbe:-” aspettassi un momento ca ce lo chiedo a mio figlio…Santinu o papà ciavemo cocuste ppi mangiari?”- SANTINO:-” Papà ma chi ssu si cocuste, iu ne canusciu aspetta ca ciu ricu a mamma…Maaaaa, avemu cocuste?”- Madre:-” no arristau sulu a muttatella.”- Insomma ad ogni paese la propria cultura e a noi lasciateci la vecchia e sana dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità e fiore all’occhiello dei tanti made in Italy.

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