Il mese di Febbraio per l’U.G.L. Comunicazioni provinciale di Catania, con referente il segretario provinciale di settore Simone Summa scrive due lettere: una di queste parlando dell’ufficio postale “Caltagirone 1”, successivamente riguardo un altro ufficio postale il “Caltagirone Centro”; il navigato sindacalista ha chiesto legittimamente delle delucidazioni sulle situazioni in essere, lettere stesse che sono riportate a seguito (prima su Caltagirone1, poi su Caltagirone Centro):
<< Questa O.S. avendo già segnalato l’annosa problematica si ritrova oggi a denunciare il paradosso, ossia quella della assenza di pulizie negli uffici postali ed in particolare di quello in oggetto, oltre che la quasi totale carenza del materiale di consumo quali salviette, saponi lavamani, carta igienica e quant’altro. Nelle ultime ore, oltre la ormai “cronica e normale” carenza del materiale cui sopra, si verifica che i lavoratori e/o preposti dopo averli acquistati a proprie spese si sono ritrovati attori principali del servizio appaltato per le pulizie svolgendole fattivamente nell’ufficio di “Caltagirone 1”. Ci risulta infatti che la ditta appaltatrice non ha sostituito il personale preposto al servizio di pulizie, essendo questo in malattia, e dopo due giorni con grande senso di responsabilità’ i componenti dell’U.P. di riferimento armati di scopa, straccio e tanta buona volontà prima di aprire l’ufficio hanno reso la struttura quantomeno decorosa e accogliente per la clientela oltre che per la salvaguardia della propria salute. La situazione purtroppo è più o meno diffusa su tutte le unità produttive del capoluogo etneo non limitandosi di fatto alle sole strutture del calatino. Visto la delicata questione e considerato che la normativa vigente sull’igiene del lavoro prevede la tutela e protezione dei lavoratori applicati chiediamo un vostro urgentissimo intervento con le strutture competenti e ci riserviamo, qualora dovesse accadere nuovamente, di interessare gli organi esterni a tutela dei lavoratori interessati. >>.
<< Ancora una volta ci troviamo costretti a tornare sull’argomento “igiene e sicurezza” dei
lavoratori su Caltagirone, ultimo comune della provincia di Catania per distanza chilometrica
e “non solo”. Dal 2019, quindi ancora prima dell’avvento del virus sars-covid19, sono stati segnalati più volte copiose fuoriuscite di liquami dentro la stanza della struttura in oggetto adibita ad archivio e dai servizi igienici della stessa del settore PCL. Con la naturale conseguenza
dell’inutilizzo degli stessi per ovvi motivi igienico sanitari ed anche di quelli della struttura di
Mercato Privati. Più volte negli anni, non ultimo quello di maggio 2022, sono stati effettuati interventi tampone, assolutamente non risolutivi della problematica, in quanto nonostante l’assistenza della ditta espurgo pozzi neri e a distanza di nemmeno 9 mesi ci ritroviamo nelle medesime condizioni con L’UP di Caltagirone Centro chiuso per i citati motivi ed il comparto PCL invece con lavoratori in servizio o posti in ferie o ancora distaccati in mattinata presso l’ufficio di recapito sito in Vizzini. Oltre al disagio che la numerosa cittadinanza di Caltagirone e l’hinterland ( il recapito di Caltagirone alimenta e ritira il prodotto postale di diversi comuni), deve sopportare intasando di fatto l’UP di Caltagirone 1 e la qualità del servizio che non può essere garantita, da questi eventi che hanno oramai cadenza semestrale, emergono le condizioni che spesso i lavoratori di PCL devono subire tra distacchi che tardano ad arrivare e spesso svolgimento delle attività previste accompagnati da odori nauseabondi oltre che con la ditta di espurgo in loco per manutenzione. Non basta più tamponare nascondendosi dietro costi irrisori di manutenzione che non sono neppure tempestivi nei loro interventi ,è giunto il momento necessario per il bene e il rispetto dei lavoratori interessati quindi dei quasi settanta colleghi ivi applicati che venga ammodernato il sistema che interessa i servizi igienici considerando altresì che l’impianto originario era stato progettato per il solo comparto MP e solo successivamente si è provveduto ad “allacciarlo” al settore PCL con tubazioni verosimilmente sottodimensionate. È giunto il momento di evitare che ancora una volta i preposti si ritrovino a tamponare le fuoriuscite di liquami con grande senso di responsabilità’ ma mettendo a repentaglio la propria salute e che i lavoratori di PCL spaesati e abbandonati siano costretti a lavorare in condizioni igienico sanitarie precarie. Ciò non è più tollerabile! Ribadiamo con forza che non si tratta di una” emergenza” ma un evento già
abbondantemente annunciato che discrimina di fatto il comparto PCL che in virtù delle
folli regole di mercato e di una singola struttura logistica rischia la propria incolumità come se
all’interno della struttura vi fossero lavoratori si serie “A” e quelli di serie “B”. Restiamo in attesa di urgente riscontro e ci riserviamo qualora la situazione persiste di contattare organi esterni. >>.
Questa volta Summa spera che questi avvenimenti non succedano più come tempo addietro e che i dipendenti postali calatini possano usufruire meglio dei servizi.
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