L’8 Marzo non faccio gli auguri

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L’8 Marzo non faccio gli auguri

La festa delle donne è un‘invenzione della società moderna che vuole crearsi un alibi per il trattamento discriminatorio nei confronti delle donne, dimenticando che più che festa è una commemorazione per le morti nell’incendio della fabbrica di Triangle del 25 marzo del 1911 a New YorK.
Ci si dimentica spesso che la donna è tenuta in subordine rispetto all’uomo,il diritto di voto, massima espressione di partecipazione democratica in uno Stato, la donna lo ha ottenuto in molte nazioni europee dopo la seconda guerra mondiale, nel passato molte professioni erano precluse alle donne “perché non in grado fisicamente o intellettualmente”.
Oggi sempre più spesso veniamo a sapere di femminicidi, di violenza domestica alle donne, ancora oggi la donna nel mondo del lavoro viene discriminata e sotto pagata a parità se non superiore di mansione rispetto ad un uomo ,solo perché è donna “quindi almeno 3 giorni al mese manca”, spesso la donna è costretta a firmare le dimissioni in bianco costringendola, se vuole lavorare ha non potere avere figli, come se la maternità sia una zavorra, poi ci si lamenta se non si fanno più figli.
Nei confronti della donna non c’è più quel rispetto che si aveva una volta “la donna non si tocca neppure con un fiore”.
Ci si è scordato che la donna è colei che ci ha partorito, ci ha allattato, ci ha fatto da madre, sorella,amante, moglie, confidente, non si vuole riconosce che la donna ha una marcia in più, perché è abituata al dolore, al sacrificio, invece la si continua a sminuire trattandola con sufficienza e quando noi uomini ci rendiamo conto che non è un oggetto, dopo anni di violenza domestica la uccidiamo.
Ora con la festa di oggi si vuole creare un alibi su come la società tratta le donne, l’omaggio alla donna non è la mimosa, oppure con il corteo, ma il rispetto personale dando pari opportunità a casa nel lavoro, nella società .
Ecco perché io non faccio gli auguri alle donne

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