Nasce il protocollo d’intesa fra le due società catanesi del settore energetico << Asec Trade s.r.l.>> e << Catania Rete Gas s.p.a. >> con l’<< Accademia di Belle Arti >> di Catania.
L’accordo è stato siglato dalle tre figure principali, cioè il presidente di “Asec Trade” l’imprenditore Dott. Giovanni La Magna, l’omologo di “Rete Gas” Avv. Gianfranco Todaro e chiaramente il direttore dell’Accademia Prof. Gianni Latino; i tre rispettivamente sono stati “accompagnati” dal Prof. Francesco Nauta di Asec, Leone Leonardi di Rete Gas e il Prof. Gianluca Lombardo per l’Accademia.
L’incontro ha avuto anche un intenso dibattito sui vari temi che avranno il compito di coinvolgimento fra le parti, come ad esempio l’intensificazione di iniziative artistico culturali, piuttosto che il melting pot fra didattica e ricerca, oppure fra tutte Todaro ha parlato in merito alla situazione del vecchio gasometro, che andrebbe riqualificato.
A seguito i protagonisti del protocollo hanno dichiarato le loro esternazioni a cominciare da La Magna:
<< Il consiglio di amministrazione di Asec Trade insieme Catania Rete Gas ha voluto continuare quel lavoro di sinergia sul territorio da questo nasce la sigla del protocollo, siamo molto felici e insieme ai consiglieri del Cda delle due aziende (il Dott. Massimiliano Giacco e il Prof. Francesco Nauta per “Asec Trade” e l’Avv. Alessandro Campo e la Dott.ssa Melinda Condorelli per “Catania Rete Gas”) vogliamo continuare a farsi che le società che rappresentiamo sia sempre più a stretto contatto con il territorio.>>.
. A seguire Todaro:
<< Abbiamo stipulato questa convenzione con l’Accademia di Belle Arti, realizzando una fase progettuale alla quale lavoravamo da tempo per evidenziare quella che è una risorsa del nostro sito, l’azienda del gas, un luogo da riscoprire e far conoscere alla città. Questa sinergia porterà a un progetto di ristrutturazione del sito e di realizzazione di una serie di eventi collegati con esso. >>.
Infine ha concluso Latino:
<< È fondamentale per noi legarci al territorio con il fine di valorizzarlo. Con questo protocollo i nostri giovani artisti e autori cercheranno di coniugare insieme didattica e ricerca. L’Accademia di Belle Arti ha già stipulato protocolli con enti statali ma quello che volevamo era proprio riuscire a connettere il pubblico con il privato così che l’uno possa dare all’altro e viceversa. >>.
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