Negli ultimi anni all’interno delle vite comuni di tutti quanti, tutte quelle applicazioni che vengono chiamati “social”, hanno preso parecchio spazio e tempo nelle “giornate tipo” di un individuo.
Una delle miriadi di episodi nati da questa realtà virtuale, ha avuto nell’etneo luogo a Valverde, nel quale s’è diffuso un video, dove è avvenuto un brutto imprevisto su un ufficio postale.
Per questo il sindacalista con l’incarico di segretario provinciale dell’U.G.L. Comunicazioni Simone Summa s’è appellato scrivendo una lettera riguardo questo triste accaduto:
<< Assistiamo inermi ancora una volta all’ennesimo “asporto” di un A.T.M., nella fattispecie quello dell’U.P. di Valverde, sito nella centrale Via Vincenzo Bellini. Tutto era perfettamente calcolato ed i malviventi in due minuti (forse si allenano come per i pit stop in F1), hanno divelto l’infisso e parte della struttura dell’U.P., portando via indisturbati l’A.T.M., lasciando alle forze dell’ordine la sola visione di una parete, allertate da qualche cittadino evidentemente sorpreso dal rumore e dallo stupore per la scena da film a cui a cui assistiva e che per senso civico non poteva far altro. Proprio al cittadino in questione ed alla comunità di Valverde a cui va il nostro primo spunto di riflessione. Quanto tempo questi cittadini dovranno sopportare la chiusura dei sevizi postali per il disagio venutosi a creare? Quanto e dove dovranno spostarsi per il diritto di ritirare o spedire un plico o un pacco? Quando potranno recarsi a concludere operazioni programmate o appuntamenti già fissati per soddisfare le loro esigenze aspettando speranzosi il ripristino dell’U.P.? Quanto e dove dovranno spostarsi i colleghi ivi applicati per svolgere il loro sevizio? Chi li ripagherà del disagio subito avendo ognuno di loro fatto aderire la loro vita privata con le esigenze di servizio? Quanto ancora dovranno lavorare con il timore che anziché l’asporto di un postamat si ritroveranno con un’arma puntata addosso? La sicurezza e la sorveglianza sono un obbligo aziendale e tanto si è fatto in questi anni, ma evidentemente non è ancora sufficiente per garantirla ai dipendenti ed alle comunità, auspichiamo e suggeriamo che il nuovo management che tra un po’ s’ insedierà, apra un tavolo tecnico colle forze dell’ordine e le associazioni dei consumatori per trovare le più idonee soluzioni ai problemi riguardanti la sicurezza degli U.P. sempre più nelle mire di gente senza scrupoli; non vogliamo ripercorrere come qualche anno fa quella escalation di violenza con scassi e rapine a mano armata in maniera quotidiana.>>.
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