di Nunzia Maria Santisi
Un saggio storico pedagogico particolarmente interessante, dal titolo “Elena Marano, pedagogista filantropa scrittrice”, è stato presentato il 12 maggio alla presenza di un numeroso pubblico presso la Biblioteca Comunale “Rosario Russo” di Adrano.
Autrice la professoressa Chiara Longo che, con l’intelligenza e l’attenzione che la caratterizzano, ha cercato, raccolto e commentato una documentazione ricca e completa sulla figura della “maestra Marano”.
Nata nel 1891, Elena Marano, donna colta e dotata di eccezionali qualità umane, ha esercitato la sua professione nella prima parte del ‘900, utilizzando e divulgando metodi pedagogici rivoluzionari per quel periodo e in parte anche al giorno d’oggi, contribuendo all’evoluzione culturale non solo del paese di Adrano, ma anche della società e della scuola in generale. Obiettivi principali del suo impegno sono stati la lotta all’analfabetismo, il contrasto alla guerra, il costruttivismo dell’essere e una scuola aperta a tutti, anche ai meno abbienti e alle donne.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’autrice, Salvo Italia, assessore alla Cultura e all’Istruzione, Nunzio Dell’Erba (in collegamento da Torino), critico storico e docente di Storia presso l’Università di Torino, Giuseppe Adernò, Preside e giornalista, e Amina Abdelaziz, laureanda in Giurisprudenza.
Ricchi di spunti tutti gli interventi, che hanno avuto come tema comune la necessità di valorizzare e far conoscere l’impegno e la figura della pedagogista. Da più parti è arrivata la proposta di intitolarle una scuola.
Invitata a raccontare gli aspetti della sua vita familiare, essendo stata io una sua parente e avendola frequentata assiduamente fino alla sua prematura morte, ho provato commozione e riconoscenza verso le persone che l’hanno ricordata con tale ammirazione e dovizia di particolari.
La “zia Elena” è stata per tutto il periodo delle scuole elementari, la mia maestra dell’estate, quando andavo in vacanza dai miei familiari ad Adrano. Mi ha insegnato molte cose e mi ha trasmesso la sua passione per l’insegnamento. Maestra di scuola e maestra di vita.
Un ringraziamento particolare merita Chiara Longo, per il suo impegno nella non facile ricerca di fonti e informazioni e per la stesura di questo saggio. Cittadina attiva nella tutela dei bambini e delle donne, impegnata anche nella valorizzazione del territorio simetino, è autrice tra l’altro del saggio “Adranite”, nel quale dà voce a donne che nei secoli scorsi sono state dimenticate dalla Storia. Tra queste anche Elena Marano, fino a quando, come ha detto nel suo intervento Amina Abdelaziz, “è stata presa da un archivio impolverato e fatta rivivere”, prima tra le “Adranite” e poi nel saggio a lei dedicato.
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