La seconda moglie dell’indimenticabile tenore Giuseppe Di Stefano, Monika Curth, si è spenta in una casa di cura in provincia di Lecco all’età di 78 anni. Il funerale, che sarà pubblico per volere della famiglia e dell’amministrazione comunale, si svolgerà domani nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Hoè, l’amena località dell’alta Brianza dove risiedeva e dove riposa anche il suo celebre marito.
Monika Curth era di 23 anni più giovane di Giuseppe Di Stefano, che era nato nel 1921 a Motta S. Anastasia.
I due cominciarono la loro relazione nel 1977. A quell’epoca lui usciva da un lungo matrimonio (nel 1976 aveva divorziato dalla prima moglie, dalla quale aveva avuto tre figli) e dalla storia d’amore semi clandestina con Maria Callas, la cantante con la quale dal 1972 al 1975 visse uno stratosferico sodalizio artistico. I giornali dell’epoca dedicarono pagine su pagine ai due divi della lirica di fama internazionale.
Anche Monika Curth fu un soprano. Come cantante era specializzata in operette e nel repertorio leggero, comprese le romanze italiane; fu anche cultrice competente del grande repertorio liederistico tedesco. Condivise il palcoscenico con Di Stefano, che con lei visse la fase calante della carriera. Il loro matrimonio fu celebrato in Campidoglio nel 1993.
Sempre al fianco del marito, stemperò con il suo carattere teutonico l’impeto polemico che caratterizzava il consorte, il suo “Pippo”, con cui rilasciò interviste e presentò ai fan la cagnetta Tracy: la bestiola, convivendo con due artisti lirici, aveva imparato a “cantare” e ne dava prova facendo acuti all’unisono con il tenore.
I coniugi Di Stefano-Curth vissero gli ultimi anni della loro vita a Santa Maria Hoè e, in parte, nella casa a mare che avevano in Kenia. Laggiù la coppia nel 2004 subì una grave aggressione; il tenore venne ferito e non si riprese più sino al giorno della sua morte, nel 2008.
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