Femminicidio in provincia di Milano: trovato il cadavere della vittima.

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Femminicidio in provincia di Milano: trovato il cadavere della vittima.

Alessandro Impagnatiello, trentenne compagno di Giulia Tramontano, ha confessato di aver assassinato la sua compagna incinta al settimo mese di gravidanza, sabato sera e di averne occultato il cadavere in un’ area verde di un palazzo poco distante da casa sua. Si è arreso, quando il suo racconto non ha convinto gli inquirenti durante le ricerche della giovane donna, nonostante la denuncia di scomparsa inscenata da lui,domenica 28 maggio a 24h dall’avvenuto omicidio. Il rinvenimento di tracce ematiche nell’ auto l’ho hanno inchiodato costringendolo a confessare. Giulia conviveva da cinque anni con Alessandro, entrambi di origini campane si erano trasferiti a Senago nel milanese per lavoro. Giulia, aveva scoperto il tradimento con una donna, anche lei rimasta incinta del compagno, decidendo tuttavia di abortire. Chiedendo spiegazioni proprio sui fatti avvenuti, Giulia Tramontano, si è ritrovata di fronte il suo aguzzino che non ha avuto pietà per lei e nemmeno per suo figlio. Adesso dovrà rispondere del reato di omicidio aggravato e aborto provocato senza consenso, dato che per la legge italiana un bimbo di sette mesi nella condizione di vita intrauterina, non essendo nato, è considerato un feto.
Un delitto, l’ennesimo, efferato, ai danni di una giovane vita spezzata insieme al figlioletto. Qualsiasi processo e condanna non restituirà la vita a Giulia ed al suo bambino.

Nella foto sotto,Giulia Tramontano.

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