La conta e la riconta è finita gli eletti si sanno chi sono , ora è venuto il momento di analizzare per capire quello che è successo.
La prima cosa che ci salta agl’occhi è la vittoria stracciata del centro destra nei confronti del fronte progressista a Catania.
Enrico Trantino nuovo sindaco della città eletto con il 67 % contro il candidato del centro sinistra Maurizio Caserta che ha ottenuto il 24%, non c’è stata storia, già durante la campagna elettorale si sapeva come sarebbe finita anche se alcuni speravano in un ballottaggio, nessuno però immaginava questi numeri come nessuno immaginava quello che è successo in Consiglio Comunale dove anche li la sconfitta del centro sinistra è palese.
Tutte le liste che hanno appoggiato Caserta , tranne due , non hanno superato il 5%, neppure le liste di Cateno De Luca ci sono riuscite , anche per lui le elezioni comunali di Catania sono state un massacro.
In consiglio abbiamo una maggioranza di 31 consiglieri e una opposizione di 5 consiglieri 3 del PD 2 del M5S ambedue fortemente ridimensionati mentre Caserta entra di diritto in consiglio perché il secondo candidato più votato come sindaco.
Perché è successo tutto questo ?Il centro destra alla fine dopo tutte le polemiche per la scelta del nome del Sindaco si è ricompattato creando una macchina da guerra attorno a Trantino, che non ha fatto in verità molta campagna elettorale, ricordo che si è sottratto ai dibattiti con gli altri canditati, in pratica ha giocato sul suo nome conosciutissimo soprattutto nella destra storica Catanese e sul lavoro delle liste.
Caserta invece è stato un nome di ripiego per il centro sinistra infatti dopo mesi di lavoro per preparare il programma, si voleva il coinvolgimento dei cittadini ma ad ogni incontro, gli elettori erano altrove, si arrivò ad un nome Emiliano Abramo, fortemente voluto sin da subito dal Seg. Reg. del PD Barbagallo, il quale rifiutò subito dicendo “ non porto la maglietta del CHE” , si era accorto solo dopo che all’interno del centro sinistra non c’è solo il centro ma anche la sinistra del “CHE”.
Questa fu la prima sconfitta della coalizione la quale in poco tempo convogliò su Maurizio Caserta altro Prof. Universitario , già candidato con la sua lista nel 2013, quale da solo prese il 13 % dei suffragi, ma sconosciuto ai più, preparatissimo ha spiegato in tutte le salse che il comune di Catania è sull’orlo di un secondo dissesto ma lo ha fatto con quel modo di fare da professore dietro la cattedra che non ha fatto presa nell’elettore medio e il risultato se visto.
Parliamo delle liste, il centro destra ha formato delle liste che trainavano Trantino pochi canditati erano li solo per riempire la lista portando poche decine di voti i più partivano da cifre a due zeri e i numeri si sono visti.
Altro gioco che ha favorito Trantino è la mancanza della doppia scheda, in pratica se un elettore di centro destra non voleva votare nessuno dei canditati sindaco votando la lista a lui collegata in pratica lo si vota, molte schede del centro destra non hanno specificato il nome dei Trantino, anche se il voto disgiunto ha rappresentato solo il 4% dell’elettorato .
Le liste del centro sinistra invece erano quasi per intero formate da perfetti sconosciuti, oppure da canditati che più di poche centinaia di voti non hanno potuto racimolare quindi molto deboli ed i risultati sono palesi. In pratica la campagna elettorale del centro sinistra è stata raffazzonata senza un filo conduttore ne una preparazione strategica.
Su tutto questo è pesato anche l’astensionismo il 50% degli elettori catanesi non è andato a votare , quindi su una popolazione di 300 mila abitanti circa 150mila è rimasto a casa , ma c’è un mà , in città manca una bella fetta di abitanti che vanno dai 20 ai 45 anni che si trova o all’estero oppure in altre parti d’Italia per motivi di studio o lavoro che non possono materialmente votare per le amministrative , questo ci fa riflettere che il dato dell’astensionismo sicuramente è sostanzialmente diverso.
Però sia come sia il centro destra ha vinto di nuovo i catanesi hanno premiato la continuità con la vecchia giunta che non ha eccelso nell’amministrare la città e che si spera questo nuovo Sindaco , lo ricordo faceva parte della squadra della giunta Pogliese , abbia la forza, la voglia , la possibilità di porre fine al degrado della città.
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