“SCOMMETTO SU DI ME”

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“SCOMMETTO SU DI ME”

Su iniziativa dell’associazione di volontariato “La Città Felice” onlus di Mineo è stato avviato in Sicilia il progetto “SCOMMETTO SU DI ME” per la prevenzione ed il contrasto delle dipendenze dalla ludopatia, approvato e finanziato dal Ministero del Lavoro e dall’Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana (Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali).

Tali iniziative sono a favore di almeno 130 minori tra i 14 e i 18 anni con attività di cineforum, incontri formativi, “sportelli amici”, laboratori esperienziali che prevedano il loro diretto coinvolgimento.

L’azione è diretta a contrastare dipendenze e ludopatia attraverso la diffusione di informazioni su questa subdola patologia, che si insinua in modo devastante nella vita anche dei giovani e in quella delle famiglie. Si affronteranno, ricercando il dialogo ed il confronto con il pubblico, i temi delle dipendenze, in particolare di quelle comportamentali e il disturbo da gioco d’azzardo. Si sottolineeranno i problemi del riconoscimento di queste vere e proprie patologie che oltre a causare disagio e/o disturbi clinicamente significativi, costituiscono un problema sociale e di sanità pubblica di crescente importanza, con un alto impatto nella vita quotidiana. In questo progetto saranno coinvolti anche docenti degli istituti di scuole medie e superiori, personale dei servizi sociali degli enti locali, assistenti sociali e personale degli enti del terzo settore, personale dei servizi sociosanitari.

Nell’ambito dello stesso progetto verranno predisposti  9 sportelli gratuiti denominati ”Sportello Amico”, presso le scuole, i locali comunali e presso le associazioni di volontariato aderenti. Gli sportelli sono volti all’ascolto individualizzato dell’utente ed alla consulenza per i genitori di adolescenti con l’obiettivo di aiutarli ad identificare i primi segnali di dipendenza e di promuovere ed indicare nuove attività di prevenzione e contrasto, sostenere le famiglie per rispondere al disagio derivante dalla presenza in casa di un congiunto con problemi di dipendenze patologiche.

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