Giovedì a Palermo sit in dei lavoratori ASU -Beni Culturali

I lavoratori ASU, dal 2014 sono utilizzati dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali,e dal 2019 (sent. Corte Costituzionale 199/2020 in diretta utilizzazione) si daranno appuntamento giovedì 6 luglio dalle ore 10, presso la Presidenza della Regione, in Piazza Indipendenza.
L’art. 36 della Legge Regionale 15/04/2021 n°9 (norme in materia di stabilizzazione e fuoriuscita del personale ASU) –tanto osannato dal Governo Musumeci ma anche dall’opposizione – avrebbe consentito a stabilizzare i tantissimi lavoratori ASU, norma dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza n.84 /2023, depositata il 04/05/2023; sempre per l’ennesima violazione art.81 c. 3 , ossia assenza di copertura finanziaria a regime e sostenibilità della spesa nel breve nel medio e nel lungo periodo.
Anche il Presidente Schifani aveva dichiarato il suo interessamento nei confronti di questa platea dopo l’esito di questa Sentenza, ma ad oggi tutto tace, anche in seguito ad una richiesta d’incontro presentata in data 19/06/2023.
“I 280 lavoratori lavoratori utilizzati direttamente dalla Regione, presso i siti dei Beni Culturali musei , parchi archeologici e Soprintendenze – spiega , Barbara Gambino – delegata nazionale USB, a causa dell’accordo con lo Stato che attualmente vieta la stabilizzazione presso la Regione, non beneficerebbero della deroga assunzionale in soprannumero prevista dalla normativa nazionale, anche se la mancanza di organico all’interno della macchina regionale è palese e dichiarata dallo stesso Governatore. Inoltre per questi lavoratori non sono stati mai previsti e redatti i piani di fuoriuscita (Legge Regionale 24/2000), e non sono stati inseriti nel PIAO , tutti atti necessari nelle more che si risolvano e si trovino le deroghe a
livello nazionale”.
Questa O.S. si è anche rivolta alla Commissione Europea -Reclamo Collettivo Denuncia n. 170/2018 Strasburgo , 26 gennaio 2022 ; mettendo in evidenza tutte le criticità del precariato pubblico siciliano.
Appuntamento dunque giovedì 6 luglio direttamente dal Presidente Schifani, per avere delle risposte chiare per i suoi lavoratori , quale futuro dopo 25 anni ? Ci sarà un impegno concreto o altre belle parole?