La gestione dello scalo Catanese in fumo

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La gestione dello scalo Catanese in fumo

Non solo il terminal A dell’aeroporto di Catania è andato in fumo ,ma anche tutta una gestione, poco professionale.
Sulle cause ufficiali è definitive, oramai si sa che il sistema antincendio non ha funzionato, questo significa che poteva accadere una tragedia se la scintilla fosse scattata in un qualsiasi momento di punta tra le migliaia di passeggeri in partenza o in arrivano, ricordo che l’aeroporto di Catania fa in media oltre 10 milioni di passeggeri ogni anno in aumento , questo fino al momento del rogo.
Il fumo dentro l’aerostazione ha messo in risalto l’inadeguatezza della S.A.C e di tutte quelle società collegate, che in questi ultimi anni hanno avuto la funzione principale di ufficio di collocamento, non di sapere gestire, non solo l’ordinario, ma soprattutto l’emergenza di migliaia di passeggeri che sono rimasti a terra , senza alcuna assistenza, con i voli cancellati, con i bus presi di assalto quando finalmente si riusciva a sapere dove prendere un aereo per tornare a casa, Palermo, Comiso oppure Trapani , aggiungo che anche le lumache ferroviarie hanno avuto i posti esauriti verso il continente.
Vogliamo parlare ora dei voli cancellati da parte di compagnie rapaci che continuano a vendere biglietti per Catania , per poi mettere il passeggero in un vortice di ritardi, riposizionamenti e cancellazione.
La Sac non è stata in grado subito di creare una struttura esterna per potere baipassare il terminal chiuso, non è stata in grado di dare la benché minima informazione. Però l’indomani dell’incendio subito è scattata la cassa integrazione per i lavoratori delle strutture interne all’aeroporto, nessuno sa dire quando riapre l’aeroporto, forse si dimentica che siamo in alta stagione turistica e già piovono le doverose cancellazioni in hotel e villaggi.
L’unica notizia certa è l’apertura di Sigonella ai voli civili , ok ma quando? Come si svolgerà la logistica ? nessuno ne sa nulla.
Aggiungiamo poi l’immobilismo del Governo Regionale che non ha saputo dare le giuste direttive permettendo che la società di gestione dell’aeroporto di Palermo dichiarasse di chiudere qui voli che dovevano atterrare ai Catania generando ancora di più confusione, panico, mentre all’interno della maggioranza volano gli stracci sulla mancata organizzazione dell’emergenza e della riapertura dell’aeroporto.
Intanto la stagione turistica è saltata , abbiamo fatto una figura poco professionale che verrà ricordata per molto tempo.

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