Quando i giudici si sostituiscono alla politica

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Quando i giudici si sostituiscono alla politica

Lungi da mè essere favorevole a questo Governo, democraticamente eletto, di destra, con una azione di Governo che non mi vede d’accordo su nulla, ma in merito alla sentenza di quel magistrato del tribunale di Catania che mette in libertà alcuni tunisini entrati illegalmente, non applicando di fatto e contestando il decreto immigrati, emesso dal Governo poco tempo, fa debbo esprimere però il mio dissenso.
Il giudice contesta che questo decreto viola le norme della Costituzione e delle leggi della U.E. ,asserendo anche che alcuni di questi Tunisini , già espulsi dall’Italia precedentemente nel loro Paese sono dei perseguitati, con motivazioni generiche.
La sentenza contesta altresì anche la somma che l’immigrato dovrebbe versare come cauzione per non essere “accolto” nei centri preposti, sia una palese violazione degli articoli 8 e 9 della direttiva 2013/33 della Corte di Giustizia Europea , in pratica, aggiungo, è un pizzo di Stato dove può anche alimentare un giro di illegalità dove le organizzazioni criminali pagano per fare uscire chi gli interessa.
Io sono d’accordo nel ritenere che il decreto non solo è inutile alla lotta contro l’immigrazione illegale ma viola i più elementari diritti civili , è il metodo usato che mi vede in disaccordo.
Basta con questi giudici che entrano nel merito delle formulazioni delle leggi , il giudice è l’interprete della norma non nasce per cassare la legge.
Sul caso di Catania questo magistrato invece di fare politica dietro lo scranno della giustizia, la prima cosa che da fare era chiedere alla Corte Costituzionale la costituzionalità della norma che doveva applicare, richiesta che nel passato per altri casi lo si è sempre fatto.
Si sarebbe evitato il sensazionalismo dato che non ci sarebbe stato alcuna contestazione,anche se noi italiani siamo maestri nel contestare, accelerando, questo si, una verifica Costituzionale su tutto l’impianto della legge che prima o poi accadrà .
Invece nò!! , si è preferito andare oltre le competenze proprie di un magistrato, organo terzo, nato per garantire un giusto processo e non per fare politica occulta.
Questa sentenza, che mi limito a considerare chiacchierata , non solo ha creato un precedente che permette su richiesta di mettere fuori tanti immigrati entrati illegalmente, ma crea un’aureola di martire non solo al Presidente Meloni ma anche a Matteo Salvini alle prese con i processi per sequestro di immigrati quando era ministro degl’interni . Un magistrato non può dire quale Nazione è democratica e quale no , quindi ora la Tunisia è una nazione a guida non democratica ? i loro cittadini entrati illegalmente in Italia e rimpatriati , perché ci sono stati , sono stati fatti rientrare nel loro paese di origine illegalmente?.
Ripeto non sono d’accordo, considero questo decreto schizofrenico, il metodo di contestazione è sbagliato, un giudice deve applicare le leggi secondo la procedura , non creare dissenso.

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