Azioni concrete per prevenire i rischi legati al cambiamento climatico. Questo chiedono i cittadini allarmati dagli eventi estremi che hanno punteggiato in queste ultime settimane il territorio italiano, a cominciare dalle alluvioni in Veneto e Toscana. La situazione non migliorerà di certo con l’autunno inoltrato ed in inverno. Le previsioni meteo nei prossimi giorni indicano un peggioramento generalizzato con piogge e abbassamento delle temperature. Anche una semplice allerta gialla getta nel panico i cittadini e provoca ingorghi del traffico, come quello di stamane a Catania, dovuto all’incremento delle auto in strada a scapito dell’uso dei mezzi pubblici o dei veicoli a due ruote, che sono rimasti in garage per timore delle piogge.
La Protezione civile, da parte sua, annuncia che 800 milioni del PNRR sono stati affidati alle Regioni per mettere in sicurezza i territori. I finanziamenti devono essere utilizzati entro il 2026, una data troppo vicina per sperare una prevenzione strutturale del territorio. Punti particolarmente fragili, come è noto, sono i corsi d’acqua. Governare i fiumi, irreggimentarli, richiede un enorme sforzo e molteplici azioni. Ancora più complesso è conservare e distribuire l’acqua potabile. In Italia soltanto l’11% delle acque piovane viene recuperata, contro una media europea del 25%. Per giunta oltre il 40% dell’acqua distribuita viene dispersa dalle reti. Di fronte a questa situazione e alla diminuzione delle precipitazioni, per giunta con inverni poveri di neve, in Italia è stato nominato un commissario straordinario contro la siccità.
Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, intervenuto al forum “Green &Blue Tals”, ha dichiarato che la salvaguardia dell’ambiente “è una sfida alla quale tutti dobbiamo partecipare, assumendoci l’impegno di sforzo e collaborazione”. Tra le altre emergenze che il ministro deve fronteggiare in queste settimane c’è anche il bradisismo dei Campi flegrei, un fenomeno che coinvolge ben 85 mila persone e 15 mila edifici a Pozzuoli, Bacoli e nella pianura ai piedi di Posillipo. In questa zona l’allerta si sta pian piano colorando da gialla ad arancione. Qualcuno sta predisponendo un piano di evacuazione preventivo: in certi casi è meglio non aspettare il precipitare di eventi già previsti con altro grado di probabilità dagli scienziati.
Ovviamente è importante la prevenzione anche di comportamenti. Proprio in queste ore il Comune di Minturno (LT) sta attuando strategie di consapevolezza e preparazione al maremoto. Una esercitazione ieri, 7 novembre, ha visto per protagonisti i ragazzi di una scuola primaria e di un asilo del territorio con una simulazione di quello che potrebbe accadere in caso di evento calamitoso. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini di ogni età e promuovere la diffusione della conoscenza del rischio.
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