“Dobbiamo tanto ad Angela Bottari che ha portato in Parlamento la lotta contro la violenza di genere intestandosi la prima proposta di legge sul tema. Era il 1977, ma avremmo dovuto aspettare fino al 1981 perché fosse abolito il delitto d’onore, con una legge firmata proprio da Angela Bottari. Una battaglia tenace ed instancabile a cui Angela ha aperto le porte delle aule parlamentari. Sta a noi, adesso, tenerle spalancate e continuare a batterci non solo contro la violenza di genere e per la parità, ma anche per evitare pericolosi passi indietro”.
Con queste parole Laura Boldrini sui social ha voluto dare addio ad Angela Bottari, ex deputata del PCI e storica esponente della sinistra, scomparsa a 78 anni.
Donna di grande intelligenza e rigore nell’affrontare i problemi, i giornali nazionali in queste ore la stanno commemorando, ricordando le tappe del suo percorso politico: parlamentare del PCI dal 1976 al 1987, nel 1977 presentò la prima proposta di legge contro la violenza sessuale come reato contro la persona, fino a quel momento inserito
nel codice penale vigente tra i reati contro la morale pubblica e il buon costume.
Nel 1981 l’on. Angela Bottari fu la prima relatrice della legge 442/81 che abrogò il matrimonio riparatore (fino ad allora la pena prevista per la violenza sessuale veniva estinta se seguita da nozze). La legge abrogò anche il delitto d’onore, cioè la riduzione di pena per chi uccideva “coniuge, figlia e sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia”.
Quando nel 1996 il reato di violenza sessuale fu riconosciuto come delitto contro la persona, il testo legislativo ricalcò il primo progetto di legge presentato da Angela Bottari nel 1977, sull’onda sia del referendum sul divorzio e del nuovo diritto di famiglia, sia in seguito alla forte impressione suscitata da processi per stupro, come quello contro tre giovani che al Circeo avevano seviziato due ragazze e ne avevano uccisa una, e quello contro tre padri di famiglia di Latina, che avevano violentato una ragazza e l’avevano sottoposta ad atti di libidine violenta.
Nata a Messina, Angela Bottari era una donna del sud trasgressiva e preparata, capace esprimere bene la rottura di costumi e cultura che aveva coinvolto le donne nel Mezzogiorno. La politica era la sua passione ed ebbe sempre il coraggio di esprimere e di lottare, diventando un modello di impegno per fronteggiare le violenze maschili sulle donne.
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