Comunicato stampa
Completato il rifacimento e la messa in sicurezza di alcune banchine chiuse 5 anni fa per problemi strutturali.
Ora potranno accogliere Ro-Ro senza intasare le aree dello sporgente centrale
Porto di Catania, riaperti all’uso i primi 350 metri
della grande darsena traghetti
Il presidente dell’Autorità portuale Di Sarcina: “Svolta significativa che porterà alla eliminazione della promiscuità dei traffici nelle aree portuali; il traghettamento avrà lo spazio che merita e si potrà traguardare il primo step della riapertura del porto alla città”.
Il sindaco Trantino: “Massima sinergia tra enti per ridisegnare il futuro dell’area urbana”
CATANIA (22 dic) – Il porto di Catania si riappropria della grande darsena che potrà ospitare contemporaneamente quattro grandi traghetti Ro-Ro: sono state riaperte stamane le prime tre banchine, oggetto di rifacimento e messa in sicurezza, che miglioreranno sensibilmente il problema della promiscuità dei traffici in porto, riscontrata nell’ultimo quinquennio a causa della loro chiusura forzata. “Diversi anni fa le eliche delle navi avevano determinato una forte instabilità del molo che aveva costretto all’interdizione dell’area – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale (AdSP) Francesco Di Sarcina – dunque de facto i traghetti erano obbligati ad attraccare anche allo sporgente centrale, a fianco di motoscafi e barche a vela con una promiscuità inaccettabile e gravi disagi sulla viabilità di vario genere. Quando mi sono insediato una delle priorità della mia governance è stato trovare i fondi per proseguire nell’appalto di questi lavori urgenti e necessari e risolvere quanto prima uno dei problemi più grossi. Oggi arriva una svolta significativa: finalmente il traghettamento avrà lo spazio esclusivo che merita, dicendo addio alla confusione precedente. Una risposta concreta che diamo al porto ed alla città, restituendo un’importante infrastruttura e prima dei tempi previsti, dimostrazione che anche alle nostre latitudini è possibile fare bene e velocemente”.
Alla cerimonia di consegna della prima parte del lavoro hanno preso parte anche il sindaco etneo Enrico Trantino e il vicesindaco Paolo La Greca: “Plauso all’opera di risanamento e restyling del nostro porto, – ha commentato il primo cittadino – caratterizzata da una forte sinergia con l’Autorità portuale e da una comune visione che mette al centro delle azioni l’interesse di dare alla città di Catania un’area portuale completamente rinnovata, con spazi e servizi all’avanguardia e in grado di guardare al futuro e ad una dimensione sempre più europea, con l’obiettivo di attrarre flussi economici di notevole respiro. La riapertura della darsena per traghetti è solo una delle tante tappe di un cammino lungo e complesso che vedrà l’amministrazione comunale e l’Authority ridare a Catania l’uso del suo porto”.
L’opera, del valore lordo di 31 milioni di euro, è stata realizzata dalla ditta aggiudicataria ICM Spa e ha consentito tra l’altro di adottare un sistema già collaudato in altri porti, che prevede il posizionamento di alcuni massi di misura 3×3 metri e alti 50 centimetri, in grado di assicurare la stabilità delle banchine. “La fine dei lavori era prevista per maggio 2024 – ha evidenziato il responsabile area di ICM Francesco Fiumara – invece siamo riusciti ad accelerare i tempi e in appena un anno abbiamo consegnato già le prime tre banchine (tutta quella di riva e un primo tratto di sottoflutto). Questo è stato possibile grazie ad un prezioso lavoro di squadra portato avanti in stretta e fattiva collaborazione con l’AdSP. Orientativamente entro febbraio 2024, con tre mesi di anticipo, riapriremo l’ultimo tratto”.
Si stima che grazie a quest’opera potrà incrementare l’attuale traffico di traghetti da e per Catania. Nell’ambito dell’affidamento dei lavori ci sarà un’ulteriore novità: “Grazie ad alcune economie di gestione all’interno dell’appalto – sottolinea il direttore generale dell’AdSp e rup della gara Attilio Montalto – riusciremo a riqualificare anche la pavimentazione della darsena, originariamente non prevista, senza quindi dover attingere a nuove risorse”. A seguire la procedura all’interno degli Uffici dell’Authority gli ingegneri Lorenzo D’Arrigo, e il geometra Alfredo Franceschini, facenti parte dello staff del Dirigente Ing. Riccardo Lentini.
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