Nei giorni scorsi, presso le curie vescovili delle Diocesi di Piazza Armerina e Nicosia, il Questore di Enna, il Dott. Salvatore Fazzino, ha compiuto un gesto di significativo valore simbolico, consegnando ai Vescovi Rosario Gisana e Giuseppe Schillaci, l’olio prodotto dall’Associazione “Quarto Savona 15”.
Questa commovente iniziativa si inserisce nell’ambito delle manifestazioni commemorative delle vittime della Polizia di Stato delle stragi di Capaci e via D’Amelio. In questi tragici eventi persero la vita eroi della lotta alla criminalità organizzata, tra cui agenti di polizia, magistrati e collaboratori della giustizia.
Il 23 maggio 1992, l’Italia venne scossa dalla spaventosa esplosione che segò la vita di tre agenti di scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, nel tragico attentato di Capaci. Mentre via D’Amelio, a Palermo, il 19 luglio 1992, fu il teatro dell’assassinio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, e del collega Paolo Borsellino, insieme a diversi agenti di scorta e collaboratori. Questi eventi hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del nostro paese e sono simboli della lotta contro la criminalità organizzata.
Oggi, nel luogo dove avvenne la tragica esplosione di Capaci, sorge un giardino curato con amore dall’Associazione “Quarto Savona 15”, prendendo il nome dalla sigla radio dell’auto della Polizia di Stato di scorta al giudice Falcone. Tra le piante che adornano questo giardino, numerosi alberi di ulivo sono stati piantati, ognuno dedicato ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa.
L’olio prodotto dai frutti di questi ulivi è stato raccolto dall’Associazione “Quarto Savona 15”, che ha avuto l’idea illuminata di donarlo alla Chiesa Siciliana. Si auspica che questo olio possa essere consacrato in occasione del Mercoledì o del Giovedì Santo, simbolo di unità e di memoria delle vittime innocenti che hanno sacrificato le loro vite nella lotta contro il male.
Questo gesto non solo commemora il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno perso la vita nella lotta alla mafia, ma rappresenta anche un simbolo di speranza e di rinascita, mostrando che il bene può trionfare sul male quando la comunità si unisce nella determinazione e nella solidarietà.