Agata Longo, è una donna dalla particolarità rara: la sua voce, incanta chi l’ascolta, venendo trasportati nella dimensione dell’arte e della bellezza della lettura. Agata, è nata a Belpasso qualche primavera fa e come tutte le bimbe, cresce in una famiglia piena di tradizioni e di amore. Studia al liceo e si appassiona delle materie letterarie e le lingue straniere. Oggi Agata Longo, è mamma di Luca e Silvia e felice nonna di Ruggero. Ama leggere Agata, ed in ogni sua interpretazione poetica, di brani classici o contemporanei, si immerge totalmente nelle storie, interpretando, anzi vivendo frase dopo frase e parola dopo parola. Incuriositi da tanta dedizione e passione per la lettura, abbiamo deciso di conoscere l’outsider della lettura, una donna d’altri tempi che, oggi nell’era digitale va contro corrente, alla ricerca raffinata di autori che, le chiedono per qualche minuto d’essere come una sirena: ammaliatrice, magica ma non ingannatrice! Presta, la sua voce a brani letterari, riuscendo a mostrare il vero volto ed il significato, di ciò che legge.
D: Agata, come nasce la sua passione per la lettura?
R: La mia passione per la lettura nasce da molto lontano.Ho avuto una Maestra alle elementari che mi ha fatto appassionare allo studio ,inteso come uno stato di perenne curiosità e meraviglia.Penso anche a mia madre che ci ripeteva a memoria tante poesie,alcune lunghissime.Ma la vera “folgorazione ” la ebbi ascoltando Rai tre.Un giorno trasmisero una lettura verghiana, di Edmonda Aldini.Io rimasi incantata da quell’ interpretazione e prendendo il registratore Grundig di mio fratello, iniziai a leggere e registrare. Ovviamente non mi piacque affatto la mia voce,la trovavo impacciata, timida.Allora continuai a registrare ,non ricordo più ,quante volte.Fino a quando quel brano lo sentii “mio”….anni dopo, Gianni ascoltò quella registrazione e mi disse che avrei dovuto leggere in pubblico…..non dimenticherò mai il tremore che avvertivo alle gambe ,per la forte emozione per quella prima lettura in un piccolo teatro .Era stato organizzato un recital per la festa delle Matricole.Ho letto i vari commenti per il Carro di Santa Lucia.Sono stata invitata a leggere, dal giornalista Luciano Mirone ,per tante presentazioni di libri….ricordo anche una lettura”antrasatta”per Catena Fiorello,
Simonetta Agnello Hornby ,Silvana Grasso, Marinella Fiume, La Spina….un po’ di volte ho avuto il piacere di leggere per il Premio Martoglio…faccio parte del gruppo di lettori volontari guidati da Valentina Carmen Chisari, per Lectura City Catania.
Come amo dire spesso mi sento una vera dilettante….nel senso ampio del termine che si diletta(leggendo)e che ,spera di dilettare.
D: Qual’era il sogno che avrebbe voluto realizzare, ma che è rimasto nel cassetto?
R: Il sogno nel cassetto che avrei voluto realizzare….penso che mi sarebbe piaciuto insegnare ,se mi fossi laureata.Diciamo che mi sarebbe piaciuto vivere una vita che non ho vissuto….e spesso me ne rammarico.Questa è una domanda che scuote la mia anima facendola tremare .
D: Quando legge una poesia, un capitolo di un libro, quanto è importante saper interpretare con il tono di voce giusto rispettando punteggiature e tempi?
R: Quando leggo mi capita di “respirare”col respiro di chi scrive ….ho una sorta di empatia che mi permette di connettermi con pudore e tatto con l’anima di chi scrive.
Le pause io le individuo non solo nella punteggiatura ma in questo mio “sentire”intimamente, ciò che leggo .
Molto spesso mi viene detto che commuovo,provoco brividi….io ringrazio e sorrido perché io ho letto con gli occhi del “cuore” e se è arrivata una pur minima emozione….è arrivato un pezzetto del mio cuore.
Aggiungo, inoltre che, da ragazza avevo il vezzo di iniziare un romanzo e finire di leggerlo entro la sera …a discapito delle faccende domestiche che avrei dovuto fare e che, mi faceva sentire in colpa ….ma quel perdermi con la fantasia mi portava verso mondi lontani.
D: Si definisca con un aggettivo.
R: Genuina! Le spiego perchè: amo molto la musica mi attira come un magnete
Pur non conoscendo gli autori….poi scopro essere” importanti” Non seguo molto le “mode” Vivo un po’ appartata Ma mi sciolgo e sorrido felice …alla vista di mio nipote Ruggero.
Mi commuove tutto ciò che è bello; mi distrae e mi fa piacere …. pasticciare in cucina.
Spesso mi piace regalare un dolce preparato da me.