Gli abitanti di Acitrezza e Aci Castello sono stufi di essere circondati da sporcizia e discariche abusive, tanto che i cassonetti sembrano essere diventati un lontano ricordo, come i dinosauri nel giardino di casa. Mentre il prossimo rinnovo del consiglio comunale sembra essere già stato deciso, con l’attuale sindaco e i suoi seguaci che si aspettano una vittoria con percentuali da capogiro, i cittadini non sembrano disposti a premiare chi preferisce l’immagine di una cittadina invasa dai rifiuti a quella di un’oasi mediterranea.
Con una punta di sarcasmo, il comitato cittadino ha chiesto un piccolo favore: riportare i cassonetti. Forse non sarebbero un’idea così rivoluzionaria, no? Dopotutto, cosa c’è di meglio di una bella discarica spontanea per adornare i panorami mozzafiato della costa siciliana?
Mentre i politici si preparano a festeggiare la loro sicura vittoria, i cittadini ricordano loro gentilmente che la sporcizia non ha fazione politica. Anzi, le discariche marine non discriminano: sono ospitali verso chiunque abbia qualcosa da gettare. E se l’immagine di un paradiso mediterraneo non bastasse a convincerli a intervenire, forse dovrebbero considerare che gli scarichi fognari abusivi non fanno molto per l’immagine di una “riserva naturale”.
Quindi, mentre i politici fanno leva sulle promesse elettorali e i favori scambiati, i cittadini continuano a lottare per un voto che sia più di un semplice atto di convenienza. E mentre aspettano che qualcuno decida di prendere sul serio la gestione dei rifiuti, si chiedono se i cassonetti siano diventati una specie in via di estinzione, proprio come la buona governance locale.