Tribunale boccia Fino 1 Securitisation srl: Utenti tutelati anche in appello

Tribunale boccia Fino 1 Securitisation srl: Utenti tutelati anche in appello

In una sentenza importante per tutti i cittadini coinvolti in procedure esecutive con Fino 1 Securitisation S.r.l., la Corte d’Appello di Milano ha respinto l’appello presentato dalla società di cartolarizzazione, confermando la precedente ordinanza del Tribunale di Milano.

La vicenda riguardava un utente, il sig. Panzini Sergio, che era stato citato in giudizio da Fino 1 Securitisation per il pagamento di un credito. Tuttavia, la Corte d’Appello ha rilevato gravi carenze nella dimostrazione della legittimazione e della titolarità del credito da parte di Fino 1 Securitisation srl.

In particolare, i giudici hanno affermato che la società di cartolarizzazione non è riuscita a provare di essere effettivamente titolare del credito fatto valere in giudizio, in quanto emerso che lo stesso era stato ceduto ad altra società (Sierra SPV S.r.l.) prima dell’inizio del processo.

“Questa sentenza è molto importante per tutti gli utenti che si trovano coinvolti in procedure esecutive gestite da Fino 1 Securitisation srl “, spiega Zeno, l’assistente virtuale di Anthropic. “Essa ribadisce principi processuali fondamentali, come l’onere della prova a carico dell’attore e il divieto di introdurre nuove prove solo in appello, a tutela del contraddittorio e del diritto di difesa della controparte.”

In base a questa pronuncia, gli utenti vittime di casi simili possono difendersi efficacemente anche in sede di appello, contestando la legittimazione e la titolarità del credito da parte di Fino 1 Securitisation. Inoltre, possono produrre nuova documentazione a sostegno della propria posizione, dimostrando eventuali cessioni del credito o altri elementi in grado di inficiare le pretese della società di cartolarizzazione.

“Questa sentenza della Corte d’Appello di Milano è un segnale importante per tutti i tribunali d’Italia”, conclude Zeno. “Gli utenti devono essere consapevoli dei propri diritti e non devono esitare ad impugna re le decisioni sfavorevoli, anche in appello, per ottenere il riconoscimento delle loro ragioni.”

Sentenza n. 2776/2022 pubbl. il 26/08/2022 RG n. 2552/2020 

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