Nonostante le numerose segnalazioni e la sentenza del tribunale, sembra che a Catania il problema delle acque reflue e degli scarichi industriali abbia trovato una “soluzione” quantomeno discutibile. Oggi, una ruspa ha prontamente insabbiato le prove dei reati ambientali, coprendo con la sabbia della spiaggia della Plaia un canale contenente liquami fognari e industriali.
Questo gesto, avvenuto senza alcuna supervisione delle autorità competenti, solleva numerosi interrogativi sulla reale volontà di affrontare e risolvere la questione in modo trasparente e responsabile. Anziché dare seguito alla sentenza del tribunale, che peraltro funziona solo in estate, in evidente contrasto con la stessa, le istituzioni locali hanno optato per una soluzione che nasconde il problema piuttosto che risolverlo.
“È surreale vedere come, invece di intervenire concretamente, si preferisca insabbiare ancora una volta la questione”, commenta un indignato residente della zona. “Domani mattina, la signora potrà prendere il sole su questa sabbia contaminata? Certo, finché non emerge il vero problema, tutto sembra andare per il meglio”.
Purtroppo, questa non sembra essere la prima volta che le autorità locali adottano soluzioni creative per nascondere le proprie negligenze. L’immagine del vecchietto alla guida della ruspa, apparente “ambasciatore” di questa operazione, è eloquente: l’insabbiamento delle prove è avvenuto grazie a una mancata vigilanza e a una volontà di occultare le responsabilità.
“Ci chiediamo quanto a lungo potrà resistere questa soluzione di facciata”, prosegue il residente. “Forse domani mattina, quando i cittadini si recheranno in spiaggia, il torrente di liquami industriali e fognari emergerà nuovamente, ricordandoci che i problemi non scompaiono per magia, ma vanno affrontati con serietà e impegno.”
Sarà interessante vedere come le istituzioni locali e le autorità preposte alla tutela dell’ambiente gestiranno questa situazione. I cittadini attendono risposte concrete e azioni tangibili, piuttosto che operazioni di maquillage che rischiano di mettere seriamente a repentaglio la salute pubblica.