L’operazione condotta dalla Polizia di Stato che ha portato alla scoperta di una piantagione di canapa indiana ad Adrano e all’arresto di due giovani ha messo in luce l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga. Tuttavia, lo sportello difesa del cittadino di Consitalia solleva alcune riflessioni sulla necessità di affiancare alla risposta repressiva, politiche più articolate di prevenzione e reinserimento sociale.
“Riconosciamo l’importanza del lavoro svolto dalla Polizia per garantire la sicurezza dei cittadini – dichiara l’avvocato Maria Rosaria Greco, responsabile dello sportello – ma riteniamo che la sola punizione non sia sufficiente per affrontare in modo strutturale il problema della coltivazione di cannabis”.
Secondo lo sportello difesa del cittadino, le pene per reati legati alla cannabis sono spesso troppo severe e non tengono conto del contesto sociale ed economico in cui maturano questi comportamenti. “Molti giovani si avvicinano alla coltivazione per necessità economiche o per mancanza di alternative – continua l’avvocato Greco – Piuttosto che insistere sulle sanzioni, sarebbe opportuno investire in progetti di formazione, orientamento al lavoro e sostegno alle famiglie in difficoltà. Soltanto così potremo realmente incidere sulle cause profonde di questi fenomeni”.
Lo sportello difesa del cittadino di Consitalia auspica quindi che le istituzioni adottino un approccio più articolato e sensibile alle esigenze dei territori, coniugando il contrasto penale con efficaci politiche di prevenzione e reinserimento sociale. Un impegno che, unito all’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine, potrebbe contribuire a una più efficace gestione di questa complessa problematica.