Rinvenuta mezza tonnellata di cosmetici e farmaci illegali occultati nelle valigie

Rinvenuta mezza tonnellata di cosmetici e farmaci illegali occultati nelle valigie

Nei giorni scorsi, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato, presso l’aeroporto internazionale “Guglielmo Marconi”, oltre 500 chilogrammi di cosmetici e farmaci illegali.

In particolare, i funzionari doganali e i militari operanti hanno sottoposto a controllo undici passeggeri – di nazionalità nigeriana, afghana, guineana, maliana, ghanese e cinese- in arrivo da rispettivi Paesi d’origine, che avevano tentato di occultare, nelle valigie che portavano al seguito, oltre 11.000 prodotti tra cosmetici e farmaci illegali, di natura antidolorifica e antibiotica.

L’introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le prescritte autorizzazioni dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è vietata; pertanto, tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro penale e i responsabili denunciati alla locale Procura della Repubblica per le violazioni al D.lgs. 204/2015 e al D.lgs. 219/2006.

L’attività rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti, condotto dalla Guardia di Finanza in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in virtù del protocollo d’intesa siglato il 03 aprile 2023, al fine di preservare il mercato dalla diffusione di merce non conforme agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea e, quindi, potenzialmente pericolosa e nociva per la salute dei cittadini.

In particolare l’acquisto di medicinali al di fuori dei circuiti ufficiali pone in serio pericolo la salute degli utilizzatori, in quanto tali prodotti, non certificati e non autorizzati dalle competenti Autorità sanitarie, sono soggetti al rischio di essere alterati o modificati rispetto agli equivalenti farmaci originali oppure possono contenere percentuali di principio attivo diverse da quelle consentite nel nostro Paese.

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