Quindici Anni di Denunce Inascoltate: Gli Scarichi Fognari Abusivi nell’Area Marina Protetta di Aci Castello

Quindici Anni di Denunce Inascoltate: Gli Scarichi Fognari Abusivi nell’Area Marina Protetta di Aci Castello

Da anni il Comitato Cittadino Mare Protetto e la Federazione Armatori Siciliani segnalano la presenza di scarichi fognari abusivi in mare, proprio nel cuore dell’area marina protetta di Aci Castello. Nonostante le numerose denunce presentate alla Procura della Repubblica di Catania, al Ministero dell’Ambiente, alla Prefettura di Catania e alla Guardia Costiera, nulla è stato fatto per risolvere questo grave problema ambientale.

Le Prime Indagini e le Denunce Inascoltate

Nel lontano 2008 e 2009, a seguito di una denuncia della Federazione Armatori Siciliani, una Pubblica Ministera in transito a Catania aprì un fascicolo e assegnò le indagini preliminari alla squadra operativa navale della Guardia di Finanza. Le indagini condotte portarono alla luce numerosi scarichi fognari abusivi e l’illecito smaltimento di reflui da parte di alcune aziende di espurgo pozzi neri. Le prove raccolte, tra cui fotografie e video, sembravano preludere a risvolti giudiziari significativi.

Il Silenzio delle Autorità

Tuttavia, sono passati quindici anni e l’inchiesta sembra essere stata insabbiata. Nonostante ulteriori denunce e l’attenzione mediatica da parte di trasmissioni come “Striscia La Notizia” con Stefania e il suo bassotto, gli scarichi fognari abusivi sono ancora presenti. Nessun intervento sanzionatorio è stato attuato dalla Guardia Costiera, né sono stati effettuati sequestri cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria.

La Petizione al Parlamento Europeo

Il Comitato Cittadino Mare Protetto, nonostante il disinteresse delle autorità locali, ha depositato una petizione al Parlamento Europeo. La petizione è stata accolta ed è ancora visibile online, ma anche questa iniziativa non ha portato a interventi concreti.

Un Appello alla Magistratura

Consitalia, nonostante tutto, continua ad avere fiducia nella Magistratura e chiede un intervento deciso per risolvere questa situazione. È necessario proteggere l’area marina protetta di Aci Castello e garantire che i reati ambientali non rimangano impuniti.

Conclusione

Questa vicenda rappresenta un grave esempio di come le istituzioni possano fallire nel loro compito di tutela dell’ambiente e della salute pubblica. È essenziale che le autorità competenti intervengano con urgenza per sanare questa situazione e garantire che il nostro mare e le nostre aree protette siano effettivamente preservate e rispettate.

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In conclusione, il Comitato Cittadino Mare Protetto e la Federazione Armatori Siciliani chiedono che venga fatta giustizia e che si metta fine agli scarichi fognari abusivi che continuano a danneggiare l’area marina protetta di Aci Castello. L’inerzia delle autorità non può più essere tollerata, ed è tempo che si agisca con decisione per il bene del nostro ambiente.

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