Da oltre venti giorni la città è ricoperta di cenere: è diventata un pericolo per la salute pubblica ed è fonte continua di preoccupazione per l’abbassamento della qualità dell’aria, con diffusione di particolato, aggravato dalle particelle di polvere vulcanica, dannose per i polmoni e per i soggetti più fragili.
Solo ora il sindaco Trantino ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente con l’impiego di risorse supplementari che, naturalmente, aggraveranno ancora di più la TARI, affinché tra oltre venti giorni vengano ultimati i lavori di spazzamento e di raccolta della cenere sparsa per tutta la città.
Di fronte al dramma della città ricoperta di cenere, il sindaco ci ha comunicato che bisogna attendere settimane per avere pulita Catania!
La posizione che ha sempre sostenuto il sindaco su questa triste vicenda è stata netta e senza reticenze: lo spazzamento della città non potrà avvenire che nelle prossime settimane, al di là dell’eccezionalità della situazione, come se questo servizio non si debba invece svolgere regolarmente e quotidianamente
Nel proporre questa soluzione al problema della cenere, l’amministrazione comunale ha invece svelato delle evidenti irregolarità della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e le violazioni di quanto previsto dal capitolato: il comune di Catania paga le imprese per svolgere un servizio che in realtà non è stato svolto e che magari viene considerato un’attività straordinaria da pagare in aggiunta al costo dell’attività ordinaria delle imprese.
Ricordiamo all’amministrazione comunale ed all’assessore al ramo, le prescrizioni previste dal capitolato di appalto del servizio di raccolta dei rifiuti.
Infatti l’art. 6.2 del capitolato, “Affidamento del Servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti urbani ed altri servizi di igiene pubblica nell’ARO della Città di Catania – Catania Centro” CIG: 8812050DB1, così chiaramente recita circa il servizio di spazzamento stradale comprensivo dello svuotamento dei cestini gettacarte, diserbo e scerbatura:
“Il servizio di spazzamento dovrà essere effettuato tramite squadre composte di uomini e mezzi in grado di eseguire autonomamente la rimozione di tutti i possibili rifiuti, cioè l’asportazione dalla superficie stradale dei rifiuti di qualunque genere e tipo, compresi terriccio e cenere vulcanica. […]
Il servizio di spazzamento comprende spazzamento manuale – spazzamento effettuato da netturbino con ausilio di ape car o carrettino per mobilità sul territorio e trasporto accessori e rifiuti raccolti, così come previsto nell’aggiornamento al Piano di Intervento; spazzamento misto con spazzatrice da 4 mc e 6 mc – spazzamento effettuato da operatore con spazzatrice da 4 mc e 6 mc e sostegno di netturbino con di soffiatore.”
Nel capitolato, quindi, il servizio di spazzamento è molto ben disciplinato e deve essere effettuato “in tutte le aree ad uso pubblico, purché ricadenti nel territorio comunale, con l’utilizzazione di uomini, attrezzature e mezzi previsti negli atti di gara.“
Il servizio quindi non solo deve essere previsto giornalmente, ma addirittura “in particolari zone della Città (il centro) è previsto un ripasso pomeridiano dello spazzamento manuale, con l’utilizzo di uomini e attrezzature previste negli atti di gara. “
Lo spazzamento e la pulizia della città sono quindi un servizio che deve essere svolto quotidianamente, per obbligo contrattuale.
E non solo lo spazzamento: “l’Appaltatore dovrà altresì effettuare, giornalmente, lo sfalcio e il diserbo meccanico della vegetazione spontanea sui marciapiedi, lungo i muri di recinzione e i prospetti degli edifici, nelle cordonature stradali, nelle aiuole spartitraffico, nelle rotatorie e su tutte le superfici pavimentate nelle strade e piazze interessate dallo spazzamento stradale, comprese le loro fasce pertinenziali per un’estensione di almeno 3 metri dalla strada o spazio pubblico […] Il servizio dovrà essere svolto anche nelle strade di accesso al centro urbano la cui gestione è di competenza comunale.
Sono compresi in questi interventi anche il taglio di canne infestanti e la rimozione dei rifiuti di qualunque natura.
Il capitolato – fatto che non viene considerato dall’amministrazione comunale – disciplina anche gli interventi straordinari che, senza onere alcuno, devono essere garantiti dall’impresa appaltante. E cita espressamente il caso della caduta di cenere vulcanica che, essendo ricorrente nella nostra città, viene considerata negli obblighi dell’impresa.
In particolare, “l’Appaltatore dovrà, altresì, garantire le necessarie operazioni di spazzamento straordinarie per pulizia delle strade dalla cenere (a causa di eruzioni dell’Etna) o per altri eventi straordinari.“
Questa grave omissione significa incrementare in modo ingiustificato il costo del servizio di raccolta dei rifiuti che, si ricorda, ai sensi della legge n. 147 del 2013, è coperto interamente dai cittadini attraverso la Tassa Rifiuti, regalando alle aziende ingenti risorse sia pagando per servizi non svolti, sia considerando le prestazioni ordinarie come straordinarie e retribuendole oltre il costo del capitolato stesso.
La città paga due volte: una volta paga il cattivo servizio, che per una realtà turistica è il peggior biglietto da visita nei confronti dei tanti, uomini, donne e, soprattutto famiglie, che visitano la città per i suoi beni architettonici, storici e per le risorse paesaggistiche del suo straordinario territorio; la seconda volta paga per servizi mai svolti, con una TARI tra le più alte d’Italia.
Questa scandalosa gestione del servizio rifiuti deve finire.
Sinistra Italiana adirà tutte le sedi e tutte le autorità preposte affinché venga integralmente applicato il capitolato del servizio di raccolta dei rifiuti, alla base degli appalti che le aziende si sono aggiudicati e che non può essere ridotto a carta straccia.
Da parte nostra, crediamo che solo una integrale pubblicizzazione del servizio di raccolta di rifiuti potrà rispondere ai reali bisogni dei cittadini catanesi, perché la nostra salute non può essere perennemente sotto ricatto di aziende private, nate solo per fare profitti.
Sinistra Italiana annuncia, infine, che sulla gestione del servizio dei rifiuti nella città di Catania, sarà presentata una apposita interrogazione parlamentare.