Il Caso Natoli e Fascetto: Ombre sulla Magistratura Catanese e la Speranza di un Cambiamento

Il Caso Natoli e Fascetto: Ombre sulla Magistratura Catanese e la Speranza di un Cambiamento

Doveva essere il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) in cui la pattuglia dei laici del centrodestra, guidata dal vicepresidente leghista Fabio Pinelli, avrebbe finalmente messo “in riga” i magistrati, criticando il correntismo e le indagini presumibilmente orientate a sinistra. Tuttavia, questo progetto è stato improvvisamente interrotto da Rosanna Natoli, avvocata “larussiana” da Paternò, che ha rotto l’equilibrio costruito con cura dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Mantovano, giudice conservatore e cattolico, aveva investito politicamente in questo progetto sin dai tempi di Alleanza Nazionale.

Il “castello di carte” costruito dal centrodestra è crollato quando Natoli, in qualità di giudice disciplinare, ha incontrato Maria Fascetto Sivillo nel suo studio, fornendole consigli su come affrontare il suo procedimento disciplinare davanti al Csm. Questo incontro, registrato a sua insaputa, ha portato alle dimissioni di Natoli dalla commissione disciplinare. Le parole di Natoli («è amica degli amici») hanno ribaltato la situazione, zittendo i laici del centrodestra e mettendoli all’angolo.

Politicamente, si tratta di un clamoroso autogol. La questione è ora nelle mani di Sergio Mattarella, capo dello Stato e del Csm. Come affermato dal segretario di Area, Giovanni “Ciccio” Zaccaro, «ci affidiamo alla sua saggezza perché conosce bene l’importanza del Csm nel quadro costituzionale». Le dimissioni di Natoli dal Consiglio sono state ritenute inevitabili da Magistratura democratica. Infatti, i togati hanno accettato di entrare in plenum solo se lei non fosse stata presente. Senza il voto di Natoli, è diventato procuratore di Catania Francesco Curcio, che ha battuto per un voto il candidato della destra Francesco Giuseppe Puleio.

Le Accuse Contro Maria Fascetto Sivillo

Maria Fascetto Sivillo è accusata di aver preteso la cancellazione di una cartella esattoriale da parte dell’agenzia delle riscossioni siciliana, comportamento per cui è stata condannata a tre anni e sei mesi di reclusione. Questa accusa rappresenta una grave violazione dei doveri di un magistrato, compromettendo la fiducia dei cittadini nella giustizia.

Oltre a questa condanna, la giudice è coinvolta in un’inchiesta riguardante presunte anomalie nella gestione delle aste immobiliari a Catania. Le accuse aggiuntive includono la manipolazione delle aste per favorire determinati individui o gruppi, minando la trasparenza e l’integrità del processo. Questi comportamenti illeciti avrebbero consentito a certi partecipanti di aggiudicarsi le proprietà in maniera indebita, spesso attraverso società create ad hoc, in collaborazione con studi commerciali associati e avvocati di vario livello.

Le Anomalie nelle Aste Immobiliari

Nonostante la rimozione del giudice Fascetto Sivillo, molti cittadini continuano a lamentare e denunciare presunte gestioni anomale delle procedure esecutive immobiliari e delle aggiudicazioni delle aste a Catania. Diverse segnalazioni indicano che le aste vengono spesso vinte da personaggi ricorrenti, che utilizzano società create ad hoc per manipolare il mercato immobiliare in combutta con studi commerciali associati e avvocati di vario livello. Proprio sulla questione della gestione delle aste immobiliari, c’è ancora molto da fare in termini di indagini. È auspicabile che queste vengano condotte da forze di polizia giudiziaria provenienti da fuori regione per garantire la massima imparzialità.

Le Conclusioni di Consitalia

L’associazione dei consumatori Consitalia ha espresso soddisfazione per l’elezione di Francesco Curcio a procuratore di Catania, sottolineando l’importanza di questa nomina per una città che necessita di un forte impegno in nome della giustizia. Consitalia ha dichiarato che «i cittadini chiedono alla Magistratura di differenziarsi dalla politica e dai metodi politici, tornando a essere un punto di riferimento per chi crede nella giustizia». La città di Catania, al di là dei singoli nominativi, aveva bisogno di una persona proveniente da altre realtà per rompere certi legami tra massoneria, politica, affari e potere.

Consitalia, che ha molta fiducia nella magistratura, compresa quella catanese, riconosce che molti magistrati e giudici svolgono il loro lavoro con dedizione, impegno e professionalità. Tuttavia, le segnalazioni indicano che ci sono ancora delle “mele marce”. Proprio la magistratura catanese deve avere il coraggio e la forza di portare alla luce queste situazioni, distinguendosi dai comportamenti corrotti. Recentemente, Consitalia ha denunciato un’altra giudice per negligenza e presunti reati collegati alla gestione delle procedure esecutive e delle aste immobiliari. La procedura esecutiva contestata è una di quelle che era stata gestita proprio dal giudice Fascetto Sivillo, evidenziando la necessità di una profonda riforma e maggiore trasparenza nel sistema giudiziario locale.

Questa vicenda dimostra quanto sia delicato il bilanciamento tra politica e magistratura, e quanto sia cruciale mantenere l’autonomia e l’integrità del sistema giudiziario per il buon funzionamento della democrazia italiana.

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