“Quando la Giustizia Gioca a Scacchi: Un Cittadino Abbandonato e Isolato dal Sistema”

“Quando la Giustizia Gioca a Scacchi: Un Cittadino Abbandonato e Isolato dal Sistema”

Negli ultimi anni, un cittadino coraggioso ha dedicato la sua vita a denunciare fatti di interesse pubblico, scoperchiando scandali ambientali, comitati d’affari, gestioni clientelari e consorzi fantasma. Tuttavia, il nostro eroe oggi si sente abbandonato dalla giustizia.

Immaginate un bambino che, uscendo di casa, prende delle botte da un gruppo di bulli. Il piccolo, ferito e spaventato, corre dal genitore per raccontare l’accaduto e chiedere aiuto. Ma, con suo grande stupore, invece di ricevere conforto e protezione, riceve altre botte dal genitore stesso. Questa è la situazione del nostro cittadino: si è rivolto alla magistratura, credendo di fare la cosa giusta, ma invece di trovare giustizia, ha ricevuto solo ulteriori “botte”.

Il nostro moderno Don Chisciotte, il cui nome è stato cancellato dalle agende della giustizia, ha subito archiviazioni su archiviazioni, più o meno giustificabili, e ora si trova a combattere contro un sistema che sembra essersi coalizzato per isolarlo e screditarlo. E così, il nostro impavido cittadino, che ha osato sfidare il “SISTEMA”, rischia di essere relegato ai margini, reso poco credibile dalle sofisticate manovre dei burattinai del potere.

Non importa quante prove lampanti e inconfutabili possa portare alla luce, la sua voce è ormai un sussurro in una tempesta. Le sue nuove denunce e segnalazioni sono accolte con un’alzata di spalle e un sorrisetto complice. Le sue battaglie sembrano un gioco di scacchi, dove ogni sua mossa è controbilanciata da un’avversaria invisibile che lo tiene in scacco.

Esasperato, il nostro eroe decide di fare l’unica cosa sensata rimasta: scrivere al Consiglio Superiore della Magistratura, raccontando dettagliatamente le anomalie e i fatti che ha raccolto con meticolosa precisione. Presto, non essendo più credibile agli occhi della giustizia, depositerà un esposto dettagliato sulle presunte negligenze della Polizia Giudiziaria, che sembra aver agito più come un commando incaricato dal PM piuttosto che come servitori della legge.

Non finisce qui: il nostro cavaliere solitario si riserva il diritto di denunciare anche la Polizia Giudiziaria e il Pubblico Ministero, non appena avrà completato il quadro di questa macabra partita a scacchi. Una partita che vede i potenti divertirsi alle spalle di un cittadino che ha solo cercato di fare la cosa giusta.

In conclusione, il nostro protagonista si dichiara vittima di un gioco crudele, dove le pedine sono manovrate da mani invisibili che si divertono a spostarlo da una casella all’altra, senza mai dargli la possibilità di vincere. E così, in questa tragica farsa, il cittadino si ritrova a combattere contro mulini a vento, mentre i veri colpevoli continuano a giocare indisturbati.

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