L’Etna torna a far parlare di sé con una nuova eruzione nella notte di Ferragosto, che ha provocato una copiosa caduta di cenere vulcanica su Catania e sulle zone circostanti. La conseguenza immediata è stata la chiusura dello scalo aeroportuale di Fontanarossa, con voli dirottati verso Palermo e notevoli disagi per passeggeri e operatori del settore. Una situazione che si ripete con una frequenza preoccupante e che ha spinto il deputato di Fratelli d’Italia, Manlio Messina, a intervenire direttamente sulla questione.
L’Interrogazione Parlamentare di Manlio Messina
Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, ha annunciato tramite un post sulla sua pagina Facebook l’intenzione di presentare un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo è fare chiarezza sulla gestione dell’aeroporto di Catania in relazione agli episodi ricorrenti di chiusura causati dalla cenere vulcanica dell’Etna.
“La questione della cenere vulcanica dell’Etna non dovrebbe essere considerata un’emergenza, ma una normalità, e come tale deve essere trattata“, ha dichiarato Messina nel suo intervento. “Nei prossimi giorni interrogherò il Ministero delle Infrastrutture, l’ENAV e l’ENAC per capire se ci siano carenze nella gestione dello scalo aeroportuale. Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati per affrontare questa situazione con maggiore celerità”.
Una Problematicità Ricorrente
L’eruzione dell’Etna nella notte tra il 14 e il 15 agosto ha generato una nube di cenere che si è depositata su gran parte del territorio catanese, inclusa l’area aeroportuale. Questa non è la prima volta che il vulcano attivo più alto d’Europa causa disagi di questo tipo; solo poche settimane fa un evento simile aveva portato alla chiusura temporanea dello scalo, evidenziando una vulnerabilità strutturale nella gestione delle emergenze legate all’attività vulcanica.
La Risposta delle Autorità Aeroportuali
In seguito all’ultima eruzione, l’aeroporto di Catania ha diffuso una nota in cui spiegava: “A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, la pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e, pertanto, sono sospesi sia gli arrivi che le partenze”. I voli previsti sono stati dirottati sull’aeroporto di Palermo, con inevitabili disagi per i viaggiatori.
Le Richieste di Potenziamento e Prevenzione
Messina ha sottolineato la necessità di dotare lo scalo catanese di strumenti e protocolli adeguati per gestire con maggiore efficacia e rapidità queste situazioni che, considerata la natura attiva dell’Etna, non possono più essere considerate emergenziali ma parte integrante della quotidianità locale.
“È necessario anche valutare quanto si stia facendo per potenziare l’aeroporto di Comiso, affinché sia in grado di assorbire i flussi di traffico che vengono regolarmente dirottati da Catania“, ha aggiunto il deputato di FdI. “L’aeroporto di Catania è troppo strategico per permettere che la questione della cenere vulcanica venga trattata con superficialità da parte dei gestori dello scalo”.
Il Ruolo del Ministero del Turismo
Oltre all’interrogazione al Ministero delle Infrastrutture, Messina ha annunciato l’intenzione di coinvolgere anche il Ministero del Turismo per promuovere una campagna mediatica che chiarisca la natura non pericolosa degli eventi legati all’attività dell’Etna. “Si tratta di fenomeni sporadici che non arrecano alcun pericolo per la cittadinanza e i turisti”, ha specificato, evidenziando come spesso la stampa, soprattutto estera, tenda a enfatizzare in modo allarmistico tali eventi, con possibili ricadute negative sul settore turistico locale.
Le Preoccupazioni dell’Opinione Pubblica
Nel frattempo, tra i cittadini cresce la preoccupazione e la frustrazione per una gestione dello scalo aeroportuale che appare inadeguata e inefficiente. Molti ricordano ancora i disagi causati dall’incendio dello scorso anno, con promesse di risarcimenti danni e inchieste giudiziarie che sembrano essersi arenate. L’opinione pubblica denuncia una mancanza di trasparenza e di responsabilità, temendo che possibili intrecci e interessi impediscano una vera risoluzione dei problemi.
Conclusioni
L’intervento di Manlio Messina pone nuovamente l’accento sulla necessità di affrontare in modo strutturale e preventivo le conseguenze dell’attività vulcanica dell’Etna, soprattutto in relazione alla funzionalità di un’infrastruttura cruciale come l’aeroporto di Catania. La speranza è che le interrogazioni parlamentari e il coinvolgimento dei ministeri competenti possano portare a soluzioni concrete e durature, garantendo la sicurezza e la continuità dei servizi per cittadini e turisti.