Il Sogno Urbano di Salvo Greco per il quartiere Angeli Custodi di Catania

Il Sogno Urbano di Salvo Greco per il quartiere Angeli Custodi di Catania

C’era una volta a Catania, tanti anni fa, un Arcivescovo, si chiamava Luigi Bommarito. Era sempre molto attento ai problemi del popolo delle periferie e visitava spesso le chiese in esse situate.

Visitò anni fa la chiesa degli Angeli Custodi, che ha dato il nome all’omonimo quartiere cui presiede ed ebbe a dire ai presenti all’omelia: “La Chiesa o è missionaria o non è”!

Provate un po’ a sostituire la parola “Chiesa” con la parola “Amore”, scoprirete l’Arcano  e avrete trovato il significato profondo dell’Amore che è sempre missionario o non è.

Detto in altri termini chi ama esce da se stesso e concentra tutto il bene di cui è capace a beneficio dell’amato, come fanno le mamme, come fanno gli amanti, come fanno gli amici, come fanno i volontari che si prendono cura di chi versa in stato di bisogno, sia esso fisico o spirituale.

Un abbraccio, un bacio sono gesti d’amore, donare un tozzo di pane è un gesto d’amore così come lo è donare un sorriso o una parola buona.

In questo solco “missionario” si colloca l’iniziativa che l’Associazione Capolavori, Organizzazioni Artistiche Multidisciplinari guidata dal Maestro Salvatore Greco ha intrapreso in questa estate catanese di caldo inclemente, assieme a un gran numero di artisti volontari e ad altrettanti sponsor (stante l’assenza di ogni qualsiasi contributo pubblico) a favore del Quartiere Angeli Custodi.

Si tratta di un happening dal titolo pieno di fascino e altrettanto impegnativo:  TEATRO NEL TEATRO, UN SOGNO URBANO Teatro Danza Arte Cinema e Letteratura / Quartiere Angeli Custodi, Il Dialogo è il grande obiettivo culturale.

Abbiamo chiesto al volitivo Salvatore Greco, curatore dell’evento, di renderci ancor più esplicito il senso dell’evento:

“La mia ambizione è realizzare un recital su una dimensione che quasi mezzo campo sportivo” ci ha detto “e dare risalto a quella scritta che ha infiniti contenuti e significati che forza Catania dove oltre la scritta c’è il mare c’è il porto ci sono i silos, c’è quella ricchezza reale che con queste attività vogliamo rappresentare e uscire dalla retorica dal già detto, dall’assenza di dialogo e andare verso l’esplorazione interiore che diventa esteriore, immergersi nella visionarietà e soprattutto costruire un dialogo con i cittadini.

In un certo senso, dunque, una sfida ai “Profeti di Sventura?

“Proprio così. Il lavoro che sto portando avanti è una mia ennesima sfida. Il progetto di base è un laboratorio che spinga i residenti a uscire da casa e partecipare avendo come luogo di attività uno slargo in via Stella Polare 83 che ci è stato concesso gratis”.

La manifestazione si articolerà in diversi momenti fino al 7 Settembre con una rappresentazione teatrale che avrà come protagonisti attori professionisti e abitanti del luogo, mentre Domenica 18 Agosto alle 19,30 ci sarà un Happening di musica, canti e balli in via Moncada angolo Via stella polare cui tutti sono invitati.

Il 7 Settembre lo spettacolo teatrale conclusivo sarà una silloge di testi di tre autori.

Quali, di grazia?

“Franz Kafka di cui ricorre quest’anno Il centenario della morte con una novella che si chiama Visita alla miniera. E’ interessante perché in questa novella ci sono tanti personaggi che potenzialmente potrebbero essere interpretati da due o tre detenuti se ci verranno affidati per realizzare un laboratorio.

All’interno del canovaccio c’è un racconto di Mattia Torre molto carino, si chiama Yes i can che racconta di un detenuto che fantastica durante l’ora d’aria; e poi brani estrapolati dall’ultimo libro di Daria Bignardi Ogni prigione è un’isola in cui si legge la passione e la dedizione di Daria Bignardi nel frequentare carceri e detenuti e fare continue esperienze che racconta nel libro.

Il quartiere vive una sua vicinanza verso tutti gli aspetti che compongono il carcere. Noi portiamo all’attenzione del quartiere e di noi stessi che non siamo del quartiere l’idea di conoscere di aprire il nostro carcere interiore.

Insomma con la rassegna Teatro nel teatro, il dialogo è il grande obiettivo culturale, intendiamo fare attività formative mirate ad un impegno di inclusione sociale agli Angeli Custodi come già realizzato in altri quartieri: obiettivo è il dialogo culturale itinerante, in favore di famiglie che vivono tessuti urbani periferici, favorendo conoscenza ed elaborazioni di tradizioni letterarie.

Un progetto per esperienze culturali possibili e di comunità, di rivelazione, a favore di un Sogno Urbano ed esistenziale.

Collaboreranno al progetto per la parte artistica oltre a me, Lorenzo Lombardo, Lorenzo Falletti, Tony Cirotto, Mimmo Di Nunzio e Maria Mirabella, mentre ci avvarremo della collaborazione e del sostegno di Giuseppe Buglio Consigliere della Prima Municipalità, Giovanni Musumeci imprenditore e sponsor e di Filippo Solarino abitante del quartiere”.

Come appare evidente è una iniziativa di solidarietà culturale e umana che ha tutte le caratteristiche della passione civile e dell’Amore missionario per il prossimo.

 

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