di Anthea D’Arrigo
Il jazz ha trionfato al Palazzo della Cultura di Catania l’altra sera, con il terzo evento della rassegna “Nuovi Confini”, organizzata dall’associazione Algos di Catania in collaborazione con Produzioni Raffaello e con la direzione artistica di Nello Toscano per la sezione musicale e di Giovanni Anfuso per la sezione teatrale.
L’evento si inserisce nel più ampio contesto del Catania Summer Fest, il cartellone culturale estivo promosso dal Comune di Catania.
La serata ha visto protagonista un quintetto d’eccezione, capitanato dal celebre batterista romano Roberto Gatto, uno dei più rinomati esponenti del jazz contemporaneo. Con lui, sul palco, si sono esibiti Marcello Allulli al sax, Umberto Fiorentino alla chitarra, Alfonso Santimone al pianoforte e tastiere, e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico.
Il gruppo ha presentato “Time and Life: The Music of Tony Williams”, una produzione originale omaggio al leggendario batterista Tony Williams, scomparso prematuramente a 52 anni nel 1997. L’album, pubblicato dall’etichetta Parco della Musica Records, della Fondazione Musica per Roma, è frutto di un progetto nato all’inizio del 2024, concepito da Luciano Linzi della Casa del Jazz e dallo stesso Gatto. L’opera ripercorre l’innovativo percorso musicale di Williams, non solo come batterista, ma anche come compositore, innovatore e leader visionario del jazz elettrico.
La performance del quintetto ha rievocato, in maniera straordinaria, l’essenza musicale di Tony Williams e di Lifetime, la storica formazione che includeva John McLaughlin e Larry Young. Attraverso una selezione di brani, Gatto e i suoi musicisti hanno messo in luce il talento creativo di Williams, troppo spesso relegato al solo ambito batteristico, evidenziando invece la sua importanza come compositore e innovatore.
Il successo della serata ha suscitato grande entusiasmo tra gli appassionati di jazz presenti, stimolando l’interesse a esplorare nuovi suoni, proprio come fece Williams nei ferventi anni Sessanta.
Roberto Gatto si conferma così un punto di riferimento indiscusso della batteria jazz italiana. Il suo debutto professionale risale al 1975, quando, a soli 17 anni, si esibì con il celebre Trio di Roma insieme al pianista Danilo Rea e al contrabbassista Enzo Pietropaoli. Da allora, Gatto ha calcato i palcoscenici di tutta Europa e del mondo, collaborando con artisti di fama internazionale e diventando uno dei batteristi più ricercati sia in Italia che all’estero.
La rassegna “Nuovi Confini” si concluderà il 3 settembre con l’esibizione del Dino Rubino Quartet, composto da Dino Rubino al pianoforte, Peppe Tringali alla batteria, Nello Toscano al contrabbasso e il sassofonista argentino Javier Girotto.