Il Comune di Palermo ha avviato la procedura per l’aggiornamento della graduatoria di emergenza abitativa, offrendo ai cittadini in condizioni di difficoltà la possibilità di accedere a soluzioni abitative che si renderanno disponibili, sia nel settore dell’edilizia popolare che tra gli immobili confiscati.
Tutti i cittadini interessati, che si trovano in una situazione di emergenza abitativa, hanno tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare la richiesta di inserimento nella graduatoria. Potranno partecipare solo coloro che rispettano i requisiti di reddito e di residenza stabiliti dal bando.
In particolare, è necessario che il reddito familiare non superi la soglia di 16.859,34 euro e che i richiedenti siano residenti a Palermo o, se residenti in provincia, siano stati collocati dall’Amministrazione comunale di Palermo. Inoltre, i soggetti stranieri con protezione umanitaria, richiedenti asilo e rifugiati potranno accedere alla graduatoria. È essenziale che i richiedenti non siano proprietari o usufruttuari di abitazioni adeguate alle esigenze del loro nucleo familiare.
Le situazioni di emergenza considerate per l’inserimento includono: sfratto esecutivo, presenza di un disabile con invalidità pari o superiore al 75%, ordinanza di sgombero, sovraffollamento abitativo o abitazioni inadeguate, come magazzini, cantine, container e simili.
Anche coloro che sono già presenti nella graduatoria dovranno aggiornare la loro posizione entro il 30 settembre 2024, fornendo il modello ISEE e i documenti necessari per confermare il persistere delle condizioni di emergenza abitativa. La mancata comunicazione comporterà l’esclusione dalla graduatoria.
La nuova graduatoria sarà pubblicata entro il 31 ottobre 2024, una volta completata l’istruttoria. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite il Portale dei Servizi Online del Comune di Palermo nella sezione “Emergenza abitativa”.
Questa iniziativa mira a garantire un sostegno concreto a chi si trova in difficoltà, promuovendo l’inclusione sociale e il diritto all’abitazione per tutti i cittadini in condizioni di fragilità.