Acireale: Il Comune verso l’acquisizione del pozzo Raneri, scongiurato un possibile danno da 12 milioni di euro

Acireale: Il Comune verso l’acquisizione del pozzo Raneri, scongiurato un possibile danno da 12 milioni di euro

Il sindaco Roberto Barbagallo commenta l’approvazione unanime in giunta della delibera che prevede l’acquisizione del complesso acquedottistico Raneri al patrimonio comunale.

Acireale – Un passo decisivo per il Comune di Acireale con l’approvazione unanime in giunta della proposta di delibera per l’acquisizione del pozzo Raneri, una questione che si protrae da oltre due decenni. La delibera, che dovrà essere esaminata dal consiglio comunale, prevede che il pozzo, già espropriato nel 1998, venga ufficialmente acquisito al patrimonio comunale, ponendo fine a una lunga procedura mai completata.

Il sindaco Roberto Barbagallo ha sottolineato l’importanza di questo passo, spiegando che la mancata acquisizione avrebbe potuto generare un contenzioso con i proprietari, esponendo il Comune a un danno economico di oltre 12 milioni di euro. “Non si poteva continuare a mantenere in sospeso la procedura di acquisizione”, ha dichiarato Barbagallo, aggiungendo che “la Sogip, e quindi il Comune, ha emunto dal pozzo per oltre 20 anni senza perfezionare l’iter avviato nel 1998.”

Un iter lungo oltre 20 anni

La vicenda del pozzo Raneri inizia nel 1998, quando l’allora Commissario Raimondi avviò la procedura di esproprio del complesso acquedottistico. Da quel momento, la Sogip ha continuato a utilizzare l’acqua del pozzo per oltre due decenni senza che l’acquisizione venisse formalmente completata, mantenendo così una situazione giuridica incerta e rischiosa per le casse comunali.

Secondo il sindaco, l’acquisizione è non solo necessaria, ma doverosa, per tutelare gli interessi dell’Ente pubblico e garantire che le risorse idriche del pozzo Raneri continuino a servire la comunità. “Alla base della nostra decisione ci sono valutazioni solide, che vanno nell’unica direzione della tutela dell’interesse dell’Ente pubblico”, ha concluso Barbagallo.

Il prossimo passo: il Consiglio comunale

Con l’approvazione in giunta della proposta, il provvedimento dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Se il consiglio confermerà la decisione, il complesso acquedottistico Raneri entrerà finalmente a far parte del patrimonio del Comune di Acireale, mettendo fine a una vicenda che rischiava di trasformarsi in un contenzioso milionario.

L’acquisizione rappresenta un passaggio cruciale per la gestione delle risorse idriche comunali e per evitare un grave danno economico che avrebbe potuto pesare sulle spalle dei cittadini.

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