In aula consiliare ad Acireale, è tornato alla ribalta il delicato tema della Sogip, la società municipalizzata che gestisce il servizio idrico. La discussione è stata riaperta grazie alla richiesta del consigliere Fabio Manciagli, presentata circa quattro mesi fa, e ha messo in luce l’allarmante situazione economica dell’azienda, aggravata da una montagna di debiti e da prospettive tutt’altro che rassicuranti per i cittadini.
Sogip e la Crisi Finanziaria: Debiti per 26 Milioni di Euro
Il presidente della Sogip, Salvatore Messina, ex direttore generale, ha ribadito che già nell’ottobre 2022 la situazione era drammatica a causa dell’aumento dei costi energetici, arrivati a gravare sulle casse della società per circa 7,5 milioni di euro. Messina ha presentato tre scenari possibili: la ricapitalizzazione della società, un prestito temporaneo da parte del Comune, o la messa in liquidazione dell’azienda.
Nonostante ciò, è emerso che il bilancio d’esercizio della società non è stato ancora approvato, e i debiti ammontano a 26 milioni di euro, con 13 milioni di crediti la cui esigibilità rimane incerta. Questo ha sollevato il dubbio che tali crediti possano essere solo un espediente contabile per mitigare la pesante situazione finanziaria.
Il Pozzo Raneri e la Boccata d’Ossigeno per Sogip
Una questione che si intreccia strettamente con la crisi della Sogip è l’acquisto del Pozzo Raneri. Nonostante l’amministrazione comunale abbia tentato di separare le due vicende, le dichiarazioni di Messina hanno lasciato intendere che l’acquisto del pozzo e il rimborso di circa 4 milioni di euro delle rate già pagate da Sogip per conto del Comune potrebbero rappresentare una vitale boccata d’ossigeno per la società. Tale somma corrisponde alla cifra richiesta al Comune sotto forma di prestito o anticipo di cassa.
Aumento delle Tariffe in Arrivo per i Cittadini
A peggiorare la situazione per i contribuenti è l’annuncio dell’aumento delle tariffe da parte dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, atteso per dicembre. L’incremento previsto sarà di circa l’8%, con effetto retroattivo, andando a pesare ulteriormente sulle famiglie acesi.
Interrogativi sul Piano di Salvataggio
L’aula consiliare si interroga ora se il rimborso da parte del Comune, attraverso un mutuo da quasi 8 milioni di euro, potrà realmente salvare la Sogip dal fallimento. Un piano di rientro in quattro anni è stato presentato, ma resta da vedere se sarà sufficiente a convincere i consiglieri comunali. Inoltre, la relazione economica, commissionata dall’amministrazione Barbagallo a una società privata, non è ancora stata consegnata, probabilmente perché non tutti i documenti necessari sono stati forniti.
L’Acquisizione di Sogip da Parte di SIE
La situazione si complica ulteriormente con l’ingresso in scena della SIE, il nuovo ente gestore che, a partire da ottobre 2025, dovrebbe acquisire la Sogip. L’amministratore delegato della SIE, Sergio Cassar, ha già presentato un cronoprogramma che pone la questione dell’acquisizione sul tavolo. Tuttavia, resta incerto a quale prezzo ciò avverrà e se l’operazione potrà davvero sanare la crisi in corso.
Le Preoccupazioni di Consitalia – Sportello Difesa del Cittadino
L’associazione dei consumatori Consitalia – Sportello Difesa del Cittadino esprime grande preoccupazione per la situazione della Sogip. “Le famiglie acesi si trovano di fronte a una serie di prospettive gravose: debiti milionari, un imminente aumento delle tariffe e una gestione societaria che non sembra offrire soluzioni concrete e trasparenti”, dichiara l’associazione.
Consitalia invita le autorità competenti e i consiglieri comunali a vigilare attentamente sulla situazione, chiedendo maggiore trasparenza sui crediti vantati dalla Sogip e sulle reali condizioni economiche della società. Inoltre, si fa un appello affinché vengano valutati tutti i rischi derivanti dall’acquisizione da parte della SIE, garantendo che l’operazione avvenga nell’interesse della collettività e non per tamponare momentaneamente un’emergenza finanziaria che rischia di aggravarsi ulteriormente.
L’associazione sottolinea infine la necessità di agire con urgenza per evitare che la Sogip vada incontro a un fallimento che potrebbe avere pesanti ripercussioni sul servizio idrico e, di conseguenza, sui cittadini di Acireale.