SICILIA, PROVINCE AL VOTO IL 15 DICEMBRE: L’ENNESIMO EPISODIO DELLA SERIE “POLITICA SENZA FRETTA”

SICILIA, PROVINCE AL VOTO IL 15 DICEMBRE: L’ENNESIMO EPISODIO DELLA SERIE “POLITICA SENZA FRETTA”

Dopo ben quattro ore di riflessione intensa e profonda – perché in politica ogni minuto è prezioso, specie se non porta a nulla di concreto – è finalmente giunto l’accordo: il 15 dicembre si voterà per le ex Province in Sicilia. E non parliamo di elezioni a sorpresa, ma di quelle che dovevano già essere fatte anni fa e che, come in un classico film, sono state rimandate più volte del finale di una serie TV.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha aperto la riunione con una lunga relazione sui successi dell’amministrazione, lodando l’aumento delle entrate tributarie e il miglioramento del rating da parte delle agenzie internazionali. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai tutto questo benessere non si traduca in strade senza buche o in voli low-cost per gli studenti. Ma si sa, queste sono domande da “gente comune”, e non da politici che vedono il mondo con altri occhi – probabilmente da un aereo privato.

Tra i grandi temi trattati, lo stato dell’arte dei termovalorizzatori (un argomento che torna più spesso dei cinepanettoni) e la gestione delle emergenze climatiche, argomenti sui quali, a parte l’infinita produzione di promesse, non è cambiato molto. Ma ehi, i termovalorizzatori si stanno avvicinando, a passo di lumaca… forse arriveranno a salvare il clima quando sarà ormai troppo tardi per le spiagge siciliane sommerse.

Dal vertice sono poi emersi punti programmatici di grande rilevanza, come il piano per prestiti a zero interessi per le giovani coppie. Ma c’è un dettaglio: per ora il progetto è solo su carta. A differenza del “caro-voli”, che invece vola altissimo, più degli stessi voli, con i siciliani che continueranno a sborsare cifre da capogiro per spostarsi dalla propria isola, mentre le istituzioni promettono di risolvere tutto… presto o tardi. Probabilmente tardi.

Consitalia e l’opinione pubblica, al solito, ironizzano su questa telenovela siciliana. C’è chi scherza sul fatto che “ogni vertice porta un nulla di fatto più grande del precedente”, mentre altri fanno notare come questi incontri sembrino fatti più per riempire la cronaca politica che per risolvere problemi concreti. C’è chi suggerisce che la soluzione più veloce per cambiare la Sicilia non sia votare le ex Province, ma cambiare canale.

Conclusione? Attendiamo con fiducia il prossimo capitolo di questa serie, in cui forse – ma solo forse – vedremo la realizzazione di qualche promesso miracolo politico. Nel frattempo, non dimenticate di prendere un biglietto aereo per seguire le avventure di Schifani e compagnia… ma attenzione al prezzo!

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