“Verrà un giorno in cui anche il nostro storico mercato, di una bellezza caratteristica che va salvaguardata, si adeguerà agli usi dei mercatini nord europei dove, a fine fiera, si lascia tutto pulito” , afferma un cittadino appassionato e frequentatore di Fera ‘o Luni , descrivendo con nostalgia e orgoglio l’atmosfera unica di uno dei mercati più storici della città. Tra le bancarelle, i volti conosciuti dei venditori, le olive assaggiate direttamente dalla tavolozza, e la ricchezza di colori e odori che raccontano la storia di questa terra, il mercato rappresenta un crocevia della cultura e della tradizione catanese.
Ma oggi, nel riflettere sull’importanza di preservare questa storica istituzione, Consitalia ha espresso un parere forte e chiaro: la Fera ‘o Luni deve essere salvaguardata nel suo luogo originale, ma è fondamentale che l’esperienza si evolva verso una maggiore sostenibilità e un senso di rispetto comune. È tempo che anche questo storico mercato si adegui agli standard europei , per quanto riguarda la pulizia, l’organizzazione e l’efficienza, per risultare più sostenibile e meno oneroso per la collettività.
Consitalia riconosce il valore inestimabile della Fera ‘o Luni come patrimonio culturale di Catania, rappresentando non solo un luogo di commercio, ma anche una vetrina di storia e tradizione. “È giusto mantenere la fiera lì dove è sempre stata, ma altrettanto giusto è che i commercianti si adeguino agli standard di efficienza e pulizia europei e dei loro colleghi del Nord Italia” , sottolinea Consitalia, mettendo in luce la necessità di un salto di qualità che rispetti le abitudini, ma anche il decoro e la sostenibilità.
Gli Obblighi dell’Amministrazione e dei Commercianti
Il problema è duplice: da un lato, gli operatori del mercato devono essere pronti ad assumersi la responsabilità di mantenere pulito e ordinato lo spazio pubblico , come già avviene nei mercati di molte città europee, dove il rispetto del decoro urbano è una regola non scritta ma profondamente radicata. Dall’altro lato, l’amministrazione comunale deve fare la sua parte , fornendo i servizi necessari per facilitare questo adeguamento, dai sistemi di vigilanza ai servizi igienici, passando per la gestione adeguata dei rifiuti.
Inoltre, secondo Consitalia, come sono strutturati attualmente i mercatini rionali e la stessa Fera ‘o Luni, i costi per la comunità superano di gran lunga i benefici che l’amministrazione comunale incassa . Le spese sostenute per la pulizia, la sicurezza ei servizi sono significativamente più alte delle entrate, generando un peso eccessivo per i contributori e lasciando uno spazio a possibili interpretazioni negative su un sistema che, in alcuni casi, potrebbe sembrare uno scambio di favori .
Verso una modernizzazione necessaria
Secondo Consitalia, una riorganizzazione del mercato che punti alla sostenibilità e all’efficienza è non solo auspicabile, ma necessaria per preservare il valore storico e culturale del mercato senza appesantire la collettività. mantenere viva l’identità della Fera ‘o Luni non vuol dire lasciare tutto immutato, ma adattare il mercato alle nuove esigenze di decoro e rispetto del bene pubblico, adeguandosi così a già pratiche diffuse altrove in Italia e in Europa.
Gli esempi di mercati del Nord Italia , che combinano tradizione e pulizia, dimostrano che il cambiamento è possibile. Ed è anche quello che molti cittadini si augurano per Catania: uno spazio che mantenga il fascino del passato, ma che sanno evolversi, valorizzando ciò che è, senza pesare sui contribuenti .
L’Amministrazione Comunale, quindi, è chiamata a promuovere questo cambiamento insieme ai commercianti e ai cittadini, affinché la Fera ‘o Luni possa continuare ad essere non solo un luogo simbolico di incontro e di storia, ma anche un esempio di civiltà e sostenibilità. Le tradizioni si salvaguardano meglio quando vengono adattate con intelligenza ai nuovi tempi, e il futuro della Fera potrebbe diventare l’esempio perfetto di questa sintesi tra passato e presente.