Medici e Professionisti nella rete dell’evasione fiscale: indagini su società immobiliari sospette in Italia e all’estero

Medici e Professionisti nella rete dell’evasione fiscale: indagini su società immobiliari sospette in Italia e all’estero

Una fitta rete di evasione fiscale, formata da medici, avvocati, architetti, politici e altri professionisti, emerge dalle recenti indagini condotte su alcune società immobiliari con sede in Italia e all’estero. Tra questi, particolare attenzione è rivolta ai medici, soprattutto chirurghi estetici, ortopedici e dentisti, che oltre all’attività pubblica negli ospedali, gestiscono studi privati dove le parcelle arrivano a cifre considerevoli e dove l’evasione fiscale sembra essere un problema costante.

Evasione fiscale e consulenze mediche a caro prezzo
Secondo un recente sondaggio, molti di questi professionisti—dai medici agli avvocati—risulterebbero coinvolti in pratiche di evasione fiscale. Non è raro, infatti, che parcelle e compensi per cure mediche o consulenze vengano incassati senza il rilascio di documentazione fiscale, alimentando un’economia sommersa fatta di “pagamenti in nero”. Questo fenomeno risulta particolarmente diffuso tra i chirurghi estetici, i quali incassano ingenti somme senza dichiararle al fisco. Gli importi che vengono così evasi vengono spesso reinvestiti in immobili, fabbricati e terreni, acquisiti tramite società create appositamente per scopi di elusione fiscale.

Società immobiliari in Italia e all’estero: il ruolo di Malta
Al centro delle indagini c’è un intricato sistema di società immobiliari, molte delle quali con sede all’estero, in particolare a Malta. È stato rilevato che alcuni di questi enti siano formati da gruppi di professionisti di varia estrazione, tra cui medici, avvocati, architetti e persino politici, i quali hanno investito in numerosi immobili sia all’asta sia attraverso acquisti diretti da venditori privati. Gli acquisti sono stati spesso finanziati con fondi di dubbia provenienza, molto probabilmente frutto dell’evasione fiscale praticata in Italia.

Una società formata da diversi professionisti di Catania, con sede all’estero, è finita sotto la lente della magistratura per sospette operazioni di riciclaggio ed evasione fiscale. In un caso che ha destato particolare attenzione, il paese estero in cui era domiciliata questa società sembrava non essere a conoscenza della portata delle sue attività illecite. La società, chiusa successivamente in seguito ad attività giudiziarie, possiede ancora numerosi immobili, molti dei quali in stato di abbandono e altri probabilmente occupati da persone collegate alla stessa ex società.

Il paradosso dell’abbandono degli immobili: chi protegge questi interessi?
Questo paradosso ha sollevato molte domande tra i cittadini: come mai, nonostante l’intervento delle autorità, gli immobili continuano a essere gestiti in modo opaco e alcuni restano occupati senza alcuna regolamentazione? Chi è che continua a proteggere queste persone? Le domande si moltiplicano, soprattutto perché sembra che la rete di protezioni non si limiti a livello locale, ma si estenda anche a chi detiene il potere a Catania e oltre.

Secondo alcune voci, questa “svista” delle autorità, che permette alla società cessata di mantenere immobili e legami sospetti, è possibile solo grazie a un sistema di protezioni radicato in tutti i “palazzi che contano”. L’ipotesi di una rete di poteri forti, in grado di influenzare la giustizia e la politica, lascia i cittadini in una condizione di sfiducia e di impotenza. Sembra che alcune figure siano intoccabili, sostenute da connivenze che garantiscono loro libertà di movimento anche di fronte a evidenti irregolarità.

Richiesta di maggiore trasparenza e giustizia
È giunto il momento di chiedere una maggiore trasparenza e impegno alle istituzioni, affinché casi come questi non siano più coperti da una cortina di omertà e protezione. La giustizia deve fare il suo corso e perseguire con fermezza chiunque eluda il fisco, indipendentemente dal potere economico o dalla posizione sociale dei responsabili.

Per i cittadini, è fondamentale vedere una politica e una giustizia in grado di agire con integrità e fermezza. Questa fiducia non può essere ripristinata finché chi evade le tasse riesce a continuare le proprie attività grazie alla connivenza di “politici della domenica” e di una rete di protezione che sembra rendere intoccabili alcuni gruppi di potere. La vera domanda rimane: riusciremo a vedere un cambiamento o resteremo ancora spettatori di un sistema che protegge gli interessi di pochi a discapito del bene comune?

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