In occasione del quindicesimo anniversario dell’alluvione che ha colpito i villaggi della zona sud di Messina – Giampilieri, Scaletta, Altolia e Molino – l’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia, attraverso lo sportello “Difesa del Cittadino”, si unisce alla commemorazione della tragedia, ribadendo con forza la necessità di politiche preventive contro il dissesto idrogeologico in Sicilia.
Una tragedia che rimane ancora viva
«L’alluvione di quindici anni fa è una ferita ancora aperta», afferma il portavoce di Consitalia. «Una ferita per le famiglie delle 37 vittime, per la città di Messina e per tutta la Sicilia, che da allora vive nell’ombra di una tragedia che ha messo a nudo la vulnerabilità del nostro territorio. Oggi, quella drammatica esperienza deve rappresentare il simbolo di un cambiamento necessario, che deve partire dalla prevenzione per evitare ulteriori catastrofi».
L’importanza della prevenzione e della tutela del territorio
Nel giorno della commemorazione, Consitalia richiama l’attenzione sulla necessità di un vero e proprio cambio di paradigma: «Non possiamo continuare a trattare i problemi solo a valle delle emergenze. L’intervento con i finanziamenti europei e nazionali, seppur utile, non deve essere attivato solo dopo che i disastri sono già avvenuti. Bisogna invece adottare una strategia sistematica di prevenzione e protezione del territorio».
I rappresentanti di Consitalia evidenziano come negli ultimi anni si siano resi evidenti i limiti di una gestione emergenziale delle risorse, con ritardi e inefficienze che hanno aggravato i rischi per la popolazione. «Le risorse non mancano, ma spesso la loro gestione è tardiva e inefficace. In Sicilia, lo stato di dissesto idrogeologico è ormai diventato una costante che mette a repentaglio vite umane e beni pubblici e privati. È ora di cambiare radicalmente approccio e di utilizzare i fondi disponibili in modo proattivo e strategico, destinandoli alla prevenzione e alla messa in sicurezza del territorio», afferma Consitalia.
Cambiamenti climatici e mancanza di pianificazione
Le cause del dissesto idrogeologico sono molteplici, e Consitalia non esita a sottolinearle: «È vero che la Sicilia presenta una morfologia complessa e vulnerabile, ed è altrettanto vero che i cambiamenti climatici stanno amplificando l’intensità e la frequenza degli eventi estremi. Tuttavia, una parte della responsabilità è da ricercare nelle carenze di pianificazione e nella scarsa volontà di affrontare il problema alla radice. L’abuso edilizio, il consumo di suolo incontrollato e l’assenza di monitoraggio costante sono fattori che aggravano il problema, e a farne le spese sono sempre i cittadini».
Una chiamata all’azione: lavorare sulla prevenzione
«Oggi ricordiamo le vittime dell’alluvione, ma non basta solo commemorare. Dobbiamo imparare da quella tragedia e fare di più per proteggere il nostro territorio e le nostre comunità. Le politiche di prevenzione sono fondamentali per mitigare i rischi idrogeologici e per evitare che tragedie come quella di Giampilieri si ripetano», dichiara Consitalia.
Secondo l’associazione, le soluzioni ci sono e devono essere implementate: una costante ricognizione del territorio, la messa in sicurezza delle aree a rischio e la promozione di una cultura della sostenibilità e della tutela ambientale. «È su questi punti che dobbiamo lavorare tutti insieme: le istituzioni locali e nazionali, le associazioni, ma anche i cittadini. Ognuno ha una responsabilità nella protezione dell’ambiente e del territorio. È il momento di agire con determinazione, senza aspettare il prossimo disastro per muoversi».
Richiesta di un piano d’azione strutturale
Consitalia conclude il suo intervento richiedendo un piano d’azione strutturale per contrastare il dissesto idrogeologico in Sicilia, fondato su alcuni punti chiave:
- Mappatura delle aree a rischio: una mappatura aggiornata e dettagliata di tutte le aree soggette a rischio idrogeologico, per identificare i punti critici e stabilire priorità di intervento.
- Utilizzo strategico dei fondi europei e nazionali: destinare i fondi a interventi preventivi, piuttosto che a riparazioni post-emergenza. Consitalia sottolinea come sia urgente fare della prevenzione una priorità politica e amministrativa.
- Messa in sicurezza e manutenzione continua: interventi di manutenzione costante, soprattutto nelle zone montane e collinari, per prevenire smottamenti e alluvioni. Questo include la pulizia regolare di fiumi e torrenti, nonché la costruzione di opere di contenimento.
- Educazione alla prevenzione: promuovere una maggiore consapevolezza dei cittadini sui rischi idrogeologici e su come contribuire a mitigare tali rischi. La prevenzione deve diventare una parte integrante della cultura della comunità.
«Il quindicesimo anniversario dell’alluvione di Giampilieri deve diventare un punto di svolta per la Sicilia. Non possiamo permetterci di dimenticare. La tragedia deve trasformarsi in una lezione appresa, e non in una dolorosa ricorrenza priva di azioni concrete. È il momento di agire, insieme, per garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti», conclude Consitalia, rinnovando il proprio impegno a fianco dei cittadini e per la difesa del territorio.