Il Presidente Mattarella a Ginevra per il 70° anniversario del CERN: una celebrazione del progresso scientifico e della collaborazione internazionale

Il Presidente Mattarella a Ginevra per il 70° anniversario del CERN: una celebrazione del progresso scientifico e della collaborazione internazionale

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, si è recato ieri a Ginevra in occasione del 70° anniversario del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN), un evento che ha riunito leader internazionali, scienziati e rappresentanti di Stati membri e associati. Durante la giornata, il Capo dello Stato ha avuto l’opportunità di visitare diverse istituzioni, rafforzando l’impegno dell’Italia verso la scienza, la cooperazione internazionale e i diritti umani.

Visita alla sede dell’UNHCR e alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU

Prima della cerimonia ufficiale del CERN, il Presidente Mattarella ha visitato la sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), un organismo chiave nella gestione delle crisi umanitarie globali e nella tutela dei diritti dei rifugiati. Questa visita ha evidenziato l’attenzione dell’Italia verso le questioni umanitarie e il supporto al lavoro dell’ONU nel garantire protezione e dignità alle persone in fuga da guerre e persecuzioni.

Mattarella ha anche fatto tappa presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU a Ginevra, un’occasione per incontrare i diplomatici italiani e discutere delle sfide globali che l’Italia, in collaborazione con la comunità internazionale, sta affrontando, dai cambiamenti climatici alla promozione della pace e della sicurezza internazionale.

La cerimonia per il 70° anniversario del CERN: un simbolo di cooperazione scientifica

Nel pomeriggio, il Presidente ha partecipato alla cerimonia celebrativa del 70° anniversario del CERN, uno dei principali centri di ricerca scientifica a livello mondiale, famoso per le scoperte di frontiera nel campo della fisica delle particelle, tra cui il rinomato bosone di Higgs.

La cerimonia ha visto l’intervento di vari leader internazionali e di importanti figure del CERN, tra cui il Direttore Generale Fabiola Gianotti, che ha sottolineato il valore della ricerca scientifica come ponte tra nazioni e strumento fondamentale per comprendere l’universo. Anche il Presidente del Consiglio del CERN, Eliezer Rabinovici, ha parlato dell’importanza di questi 70 anni di scoperte e della collaborazione che ha permesso di superare molte sfide scientifiche e tecnologiche.

Nel suo intervento, il Presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza della scienza come strumento di pace e cooperazione. Ha ricordato come il CERN rappresenti un modello esemplare di collaborazione internazionale, che unisce oltre 23 Stati membri e vari Paesi associati in un unico sforzo volto alla conoscenza e al progresso. La presenza del CERN in Europa è anche un motivo di orgoglio per l’Italia, che ha partecipato sin dall’inizio al progetto e continua a dare un contributo significativo alla ricerca scientifica internazionale.

Il CERN: settant’anni di innovazione e scienza condivisa

Fondato nel 1954, il CERN è diventato un simbolo del progresso scientifico e del lavoro condiviso tra nazioni. In questi 70 anni, è stato il luogo di alcune delle più importanti scoperte della fisica moderna, grazie alla partecipazione e alla collaborazione di scienziati provenienti da tutto il mondo. Il CERN non è solo un centro di eccellenza scientifica, ma anche un faro di cooperazione internazionale, nato dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale con l’obiettivo di riportare l’Europa al centro della ricerca scientifica globale, in un contesto di pace e sviluppo condiviso.

La cerimonia è stata anche un momento per ricordare che, oggi più che mai, la scienza deve essere sostenuta da investimenti e politiche che favoriscano la collaborazione oltre i confini. Mattarella ha ribadito come la scienza e la tecnologia debbano essere al servizio dell’umanità, per affrontare insieme le grandi sfide del nostro tempo, come il cambiamento climatico, le pandemie e l’innovazione sostenibile.

Un futuro di speranza attraverso la scienza

L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione per i successi raggiunti, ma anche un’opportunità per guardare al futuro con speranza. Il CERN continua a rappresentare il sogno della scienza che trascende le differenze politiche e culturali, un luogo dove la curiosità e la volontà di esplorare il mistero dell’universo uniscono popoli e nazioni.

Il contributo dell’Italia, sia attraverso le sue istituzioni che attraverso la partecipazione attiva dei suoi scienziati, resta un elemento fondamentale di questo successo. Il Presidente Mattarella, con la sua presenza, ha voluto ribadire l’impegno dell’Italia a sostenere la ricerca scientifica, riconoscendo che, grazie al CERN e alla comunità scientifica internazionale, continuiamo ad avvicinarci sempre di più alla comprensione dei segreti dell’universo, con l’obiettivo di migliorare la vita dell’intera umanità.

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