Il disegno di legge per gli enti locali si trova in una fase cruciale, con un alto rischio di impasse se non si raggiunge un accordo trasversale sugli emendamenti in discussione. L’attività delle commissioni parlamentari, in particolare quelle Affari istituzionali e Bilancio, ha evidenziato una crescente preoccupazione tra i deputati. Ignazio Abbate, presidente della commissione Affari istituzionali, ha avvertito: “C’è troppa confusione, davvero si rischiano pasticci se non si fa una sintesi condivisa.”

Gli emendamenti in esame includono proposte significative, come l’aumento delle indennità per gli assessori dei piccoli comuni e l’incremento dei gettoni per i consiglieri. Si discute anche di rimborsi per i partecipanti alle sedute che risiedono al di fuori del Comune e di una “sanatoria” per i consiglieri di circoscrizione di Palermo sui gettoni percepiti. Inoltre, è tornata in auge la questione dell’aggiunta di un assessore in più, proposta dal Movimento 5 Stelle, che era stata precedentemente scartata.

Con l’approccio attuale, l’inserimento di una vasta gamma di norme nel DDL potrebbe portare a complicazioni e blocchi decisionali, rendendo fondamentale un dialogo aperto e costruttivo tra le forze politiche. La situazione richiede un intervento rapido per evitare di compromettere il processo legislativo e garantire una governance efficace nei comuni italiani.

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