Con il maltempo che ha colpito la Sicilia, la scarsa qualità della vita a Catania e nelle altre città dell’isola torna a farsi sentire in modo drammatico. Claudio Melchiorre, presidente del Movimento per l’Ecologia e la Cittadinanza (Mec), ha sottolineato che la pioggia, quando arriva, mette in evidenza i gravi problemi di gestione urbana e infrastrutturale.
“Le città siciliane sono ostaggio della pioggia, anche quando questa si manifesta in quantità modeste,” ha dichiarato Melchiorre, evidenziando come la qualità della vita in Sicilia sia spesso sovrastimata dalle statistiche. “Oggi abbiamo assistito a un altro episodio che ci ricorda quanto sia urgente intervenire.”
Il danno non riguarda solo i veicoli allagati o i rischi per la vita dei cittadini, ma colpisce profondamente l’immagine della città. Melchiorre ha ricordato che Via Etnea, invece di essere una strada sicura, diventa un fiume in piena, e il porto continua a fungere da barriera al deflusso delle acque. Le soluzioni adottate, come la ciclabile costruita senza rispettare le normative di sicurezza, non hanno fatto altro che aggravare la situazione.
“Abbiamo già proposto, senza successo, la creazione di un comitato permanente per la sicurezza della città,” ha aggiunto. “Catania non è una città a vocazione turistica, eppure ci piacerebbe viverla in un ambiente dove le piogge, anche non eccezionali, non rappresentino un pericolo.”
In questo contesto, il Mec ha anche fatto appello affinché l’Amministrazione comunale si attivi per garantire la cittadinanza italiana ad Angela, la giovane nigeriana che, con un gesto eroico, ha salvato un uomo durante le recenti alluvioni. “Angela è un esempio di come l’immigrazione possa portare contributi positivi alla nostra comunità,” ha concluso Melchiorre.
La situazione attuale mette in luce la necessità di interventi concreti e immediati da parte delle istituzioni, per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, prima che sia troppo tardi.