Un cittadino catanese ha segnalato un nuovo caso di moria di pesci che ha colpito la Plaia di Catania, creando preoccupazione tra residenti e frequentatori della zona. Il fenomeno si è intensificato da quando è stato rimosso lo sbarramento dei canali Arci e Forcile, causando un deterioramento della qualità delle acque.

Una signora, che frequenta il mare durante tutto l’anno, ha espresso timori per la salute del nostro mare, sottolineando che i reflui industriali provenienti dalla zona industriale e dall’aeroporto potrebbero essere la causa principale di questo inquinamento. “Spesso si osservano liquidi neri che lasciano presupporre uno smaltimento illegale di oli usati e altri liquidi tossici,” ha affermato.

L’Associazione Pescatori Marittimi Professionali ha già sollevato la questione presso la Capitaneria di Porto di Catania, nonché presso la Città Metropolitana e la Regione Siciliana, ma finora non sembra esserci stata una risposta adeguata. Un’ex poliziotto ha commentato: “Sembra che ci siano altre priorità. La salute del nostro mare non può essere ignorata.”

La situazione richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti per garantire la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini. È fondamentale avviare indagini approfondite per comprendere l’origine di questi rifiuti e adottare misure efficaci per prevenire ulteriori danni.

Invitiamo la comunità a rimanere vigile e a segnalare eventuali anomalie, affinché si possa preservare la bellezza e la salute del nostro mare.

Per ulteriori aggiornamenti, seguire i canali ufficiali delle autorità locali.