Ieri, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, il professor Giacomo D’Amico ha conferito la laurea ad honorem ad Emilio Isgrò, un artista di fama internazionale. Tuttavia, l’assenza dell’amministrazione di Barcellona Pozzo di Gotto, paese natale di Isgrò, ha suscitato disappunto e riflessioni.
Nonostante fosse stata invitata, l’amministrazione comunale non ha inviato alcun rappresentante. In contrasto, il sindaco di San Pier Niceto, paese d’origine dei nonni di Isgrò, era presente e ha conferito all’artista la cittadinanza onoraria, sottolineando il legame profondo che lo unisce alle radici familiari.
La presenza di un delegato dell’amministrazione barcellonese avrebbe avuto un significato importante, testimoniando il percorso culturale e formativo di Isgrò, cresciuto e istruito a Barcellona Pozzo di Gotto, dove ha frequentato il prestigioso Liceo Classico “Luigi Valli”. Qui, ha ricevuto un’educazione che ha contribuito a plasmare la sua genialità, in un ambiente che ha visto passare figure illustri come Vincenzo Consolo e Melo Freni.
L’assenza dell’amministrazione ha suscitato una certa amarezza, poiché avrebbe rappresentato un momento di orgoglio collettivo per la comunità barcellonese, riconoscendo il “seme” culturale da cui è germogliata la creatività di Isgrò. Al contrario, è stato il sindaco di San Pier Niceto a colmare questo vuoto, donando una targa all’artista e celebrando il suo legame con la storia e la cultura siciliana.
Questa situazione mette in evidenza una mancanza di attenzione verso un figlio di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha portato alto il nome della sua città natale nel mondo, e invita a riflettere sulla necessità di una maggiore valorizzazione dei talenti locali.